Fondo Nuove Competenze 2021: riaperta istruttoria

C’è di nuovo speranza per un altro gruppo di aziende che avevano chiesto l’accesso al Fondo Nuove Competenze senza, però, riuscire ad avviare i programmi di upskilling e reskilling dei propri dipendenti. L’Anpal ha, infatti, aperto una nuova finestra di revisione e, quindi, di istruttoria per le aziende “congelate”. Stando al decreto dell’agenzia, la fase di analisi e revisione delle domande riguarderà quelle presentate fino alla fine di maggio 2021.

Il nuovo sblocco di domande

La nuova istruttoria è partita ufficialmente venerdì scorso, dopo la nota Anpal che ha comunicato questa seconda possibilità, dopo lo sblocco di alcune risorse a settembre.

Anche in questo caso, infatti, il motivo dell’istruttoria risiede nella presenza di economie maturate, pari a 35 milioni di euro che arrivano da:

  • rigetti,
  • rinunce
  • o minori rendicontazioni presentate dalle aziende.

Fondo Nuove Competenze 2021: il precedente avviso

Già lo scorso mese di settembre l’Anpal aveva ufficializzato una prima riserva economica che consentiva lo sblocco di 700 pratiche dormienti.

La circolare di venerdì scorso è stata, dunque, la seconda comunicazione ufficiale che l’agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro ha rivolto alle aziende di tutta la penisola che, sebbene iscritte al Fondo Nuove Competenze 2021, non hanno ancora potuto accedervi.

Ma come è andata la misura fino alla chiusura ufficiale del 30 giugno scorso?

Complessivamente alla scadenza dello scorso mese di giugno, la situazione era la seguente:

  • 14mila le aziende che hanno presentato domanda di accesso
  • 5.595 sono state ammesse
  • con un tesoretto a disposizione di 730 milioni di euro
  • 329mila i lavoratori coinvolti nei percorsi di formazione
  • per un totale di 40 milioni di ore di formazione effettuate

Via libera dall’Europa per il 2022

La Commissione europea, intanto, ha dato il via libera al rifinanziamento, con fondi del programma ReAct- Eu per 1 miliardo di euro.

All’orizzonte, almeno per il momento, c’è solo un dubbio: e cioè a quali aziende sarà data la “precedenza” per l’utilizzo delle risorse. Se cioè, la nuova annualità del fondo nuove competenze avrà o meno una corsia preferenziale per le imprese che hanno fatto richiesta ma non hanno ottenuto i finanziamenti.

O se, invece, ci sarà una doppia programmazione, in parte rivolta a chi ha già chiesto di aderire e non ha potuto, e in parte a chi partecipa per la prima volta.

Cosa serve per essere pronti?

Cosa serve per accedere ai contributi? Ogni aziende deve presentare:

  • l’accordo collettivo per la rimodulazione dell’orario di lavoro
  • presentare la domanda di contributo

L’accordo collettivo di rimodulazione dell’orario di lavoro non è altro che il piano di formazione del personale che ogni azienda vuole coinvolgere.

Ogni piano prevede:

  • il progetto formativo
  • il numero dei lavoratori coinvolti
  • il numero delle ore di formazione

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