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Economia circolare: 600 milioni per le imprese green-tech

economia circolare 600 milioni per le imprese green tech

economia circolare

Si chiamano progetti “faro” di economia circolare e riguardano le aziende che operano nel settore green e, nello specifico, del riciclo dei rifiuti.

Il Ministero della Transizione Ecologica ha preparato un tesoretto di 600 milioni di euro destinato alle aziende che presenteranno progetti di innovazione tecnologica nell’ambito del proprio lavoro. Ecco i dettagli.

Cosa sono i progetti faro di economia circolare

Il Mite finanzia, dunque, i progetti delle aziende rivolte all’utilizzo di

Nei settori della elettronica e ICT, carta e cartone, plastiche e tessili.

Ci sono, nello specifico, 4 linee di intervento per i progetti finanziabili. Elemento comune è l’uso delle risorse per l’ammodernamento e realizzazione di nuovi impianti per il miglioramento della raccolta, della logistica e del riciclo dei rifiuti.

Le linee di intervento diverse riguardano l’origine dei rifiuti stessi che possono essere:

La linea C, invece, riguarda fondi per la realizzazione di nuovi impianti per il riciclo di plastica. Mentre in ultimo la linea D riguarda la gestione dei rifiuti tessili in ottica sistemica cd. “Textile Hubs”.

I contributi previsti e le spese ammissibili

Come detto, il Mite ha previsto dei contributi a fondo perduto per la realizzazione di questi progetti che, come scritto nell’avviso, devono essere terminati e collaudati entro il 30 giugno 2026.

Queste le percentuali di copertura dei finanziamenti a fondo perduto rispetto agli investimenti in economia circolare:

Conosciuta la copertura dei fondi, occorre sapere in ultimo quali sono le spese ammissibili. Cosa, cioè, può essere coperto dai finanziamenti del Mite.

Rientrano nell’elenco delle spese ammissibili:

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