Il mondo del lavoro vive un costante e rapido cambiamento. Cambiano le competenze necessarie per innovarsi, cambiano i ritmi e i tempi per affrontare le sfide quotidiane. Unica costante: la formazione continua, sempre più leva centrale per un cambiamento reale.
Eppure, se da un lato il “lavoro” cambia, dall’altro le aziende non sempre ci riescono. Il motivo? È proprio la mancanza di una strategia di formazione continua.
I dati sull’innovazione del lavoro
I dati, da cui parte le riflessione, arrivano dal report del Boston Consulting Group “The Employer’s Report Card on the Future of Work“. In sintesi, il report conferma un elemento piuttosto allarmante: le aziende non sempre riescono a stare al passo delle trasformazioni del mercato. E i motivi sono tutti riconducibili al concetto di “competenze”. In che termini?
- poco spazio alla formazione continua, non solo del personale aziendale, ma anche dei vertici manageriali
- scarsa abilità nel sapere individuare le nuove competenze da inserire in organico attraverso la ricerca e selezione di talenti
Il gap della formazione continua
Il primo punto è piuttosto allarmante. Delle 350 realtà aziendali di tutto il mondo inserite nel report, infatti, solo il 20% ritiene che sia fondamentale una formazione continua che inizi dai leader di azienda. Soltanto partendo da una strategia di formazione continua dei leader, infatti, possono essere introdotte:
- procedure
- prassi
- e riorganizzazioni aziendali
che siano davvero innovative e settate su obiettivi misurabili, raggiungibili e attuali.
Saper cercare i talenti giusti
Anche da questo punto di vista, il report del Boston Consulting Group non lascia spazio a dubbi o interpretazioni: soltanto il 5% del panel di aziende e gruppi internazionali contatti, infatti, riesce non senza difficoltà a cercare talenti dotati di differenti competenze. Ancora una volta per via della mancanza di una formazione continua in questo specifico settore.
Ragionando in modo opposto, dunque, il 95% delle aziende non ha ancora ben sviluppato una strategia efficace di ricerca e selezione del personale. Che deve essere innovativa e “visionaria”, proprio perché in grado di capire in anticipo i cambiamenti del mercato, e saper quindi individuare i profili giusti in grado di governarli.