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Sfl: cosa accade in caso di licenziamento?

Sfl: cosa accade in caso di licenziamento

Il decreto lavoro ha istituito un nuovo incentivo all’assunzione dei beneficiari SFL. Ma cosa succede se durante il periodo di lavoro del beneficiario scatta il licenziamento? Ecco i dettagli.

Cosa succede in caso di licenziamento

Nel caso di licenziamento del beneficiario del SFL effettuato nei ventiquattro mesi successivi all’assunzione, il datore di lavoro è tenuto alla restituzione dell’incentivo fruito maggiorato delle sanzioni civili, salvo che il licenziamento avvenga per giusta causa o per giustificato motivo. 

In questo ultimo caso, le aziende devono solo restituire il beneficio maturato, senza sanzioni civili.

Qual è l’incentivo all’assunzione dei beneficiari SFL?

Ai datori di lavoro privati che assumono i beneficiari di SFL con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, pieno o parziale, o anche mediante contratto di apprendistato, è riconosciuto (per ciascun lavoratore), per un periodo massimo di dodici mesi, l’esonero dal versamento del 100 per cento dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, con esclusione dei premi e dei contributi dovuti all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile. Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche. 

L’esonero è riconosciuto per ciascun lavoratore anche per le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato nel limite massimo di ventiquattro mesi.

Infine, per i contatti di lavoro a tempo determinato o stagionale, pieno  o  parziale,  è  riconosciuto per ciascun lavoratore, per un periodo massimo di 12 mesi e comunque non oltre la durata del rapporto di  lavoro,  l‘esonero  dal versamento del 50 per cento dei complessivi contributi  previdenziali a carico dei datori di lavoro, con esclusione dei premi e  contributi dovuti  all’INAIL, nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile.  

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E se il contratto di lavoro è a tempo determinato? Ecco cosa succede al bonus da 350 euro

Ma cosa succede al bonus mensile di 350 euro previsto per i beneficiari Sfl in caso di assunzione a tempo determinato durante il periodo di sussidio? 

Se il contratto è a tempo determinato, della durata massima di sei mesi,  per il periodo di durata del rapporto di lavoro, si prevede la sospensione dell’erogazione del beneficio. Tale tempistica è desumibile dalle comunicazioni obbligatorie o dalle comunicazioni di avvio dell’attività lavorativa trasmesse all’INPS dal lavoratore. Al termine del rapporto di lavoro, come desumibile dalle comunicazioni obbligatorie e al ricorrere delle condizioni, l’INPS eroga il beneficio per il periodo residuo di fruizione dello stesso.

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