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Parità salariale di genere: in Campania è legge

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In Campania la parità salariale di genere è legge. A stabilirlo il consiglio regionale che, lo scorso 15 ottobre, ha approvato la legge “Disposizioni per la promozione della parità retributiva tra i sessi, il sostegno dell’occupazione e dell’imprenditoria femminile di qualità, nonché per la valorizzazione delle competenze delle donne”, su proposta della Vicepresidente Consigliera Loredana Raia.

I dettagli della legge sulla parità salariale di genere

Nel dettaglio, la legge prevede un investimento di 1,9 milioni di euro per i prossimi 3 anni.

L’obiettivo è quello di attuare tutte le disposizioni inserite nei 17 articoli del testo, e che hanno alla base la necessità di adeguare i salari delle donne lavoratrici agli standard già in possesso dei colleghi uomini.

A cosa mira la legge, dunque? Sono tre, in pratica, le linee direttive interne:

Quali sono, allora, le misure di intervento concrete previste dalla legge della Regione Campania per ottenere gli obiettivi?

La parità di genere nel lavoro e nel reddito

Nella classifica europea sulla parità salariale di genere, l’Italia si posiziona al 28° (e ultimo) posto in Europa: l’occupazione femminile risulta essere significativamente inferiore a quella maschile, in particolar modo per le donne madri e a causa della crisi pandemica, la situazione si è ulteriormente aggravata.

Per quanto riguarda il reddito, poi, la situazione non è di certo migliore, non a caso si parla di gender pay gap e degli incentivi da dare alle aziende che, invece, cercano di ridurre il divario.

L’obiettivo temporale è lungo: 2021-2026, ma la strategia per la parità di genere in Italia ha oramai la strada segnata. Il percorso è stato definito qualche settimana dal ministro alle Pari Opportunità, Elena Bonetti, che ha presentato le linee guida del progetto del Governo.

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