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Giovani Neet: è boom in Italia

Giovani Neet: è boom in Italia

L’Italia è il secondo Paese di tutta Europa con il maggior numero di giovani Neet che non studiano e non lavorano e che sono ancora a casa con i genitori, pur avendo 30 anni. A rilevarlo è un’indagine della fondazione Ambrosetti. Ecco i dati.

Giovani Neet: la fotografia del nostro Paese

La fotografia che esce del nostro Paese nell’indagine della fondazione Ambrosetti è piuttosto nitida: il popolo di giovani Neet, rispetto alla platea complessiva di under 30, rappresenta il 18% del totale. Cosa vuol dire? 

Che in Italia un under 30 su 5 non studia e non lavora. E che, a differenza degli altri Paese europei dove i ragazzi diventano indipendenti anche a 26 anni, qui il traguardo si allontana di molti anni. 

A questo fattore si aggiunge anche un secondo elemento, e cioè il livello degli stipendi medi di ingresso delle aziende per i giovani Neet senza esperienza. Anche in questo caso, l’Italia porta a casa un primato di certo non incoraggiante, con una media di ingresso tra le più basse di tutta Europa. E nemmeno lontanamente paragonabili ai livelli mondiali di retribuzione.

Le prospettive future

È proprio per questo motivo che l’indagine Ambrosetti analizza anche le prospettive future che hanno i ragazzi censiti dalle statistiche Censis, rielaborate dalla fondazione. Ed è su questo fronte che si alza l’asticella della preoccupazione: 

Il progetto Next in Puglia

Ed è proprio per questo motivo che Time Vision ha progettato e realizzato, con illustri partner istituzionali e privati, il progetto Next – Not Usual Empowerment, Experience, Training, selezionato dal Fondo per la Repubblica Digitale che l’obiettivo di:

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