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Supporto formazione e lavoro: quali tirocini?

Supporto formazione e lavoro: quali tirocini

Tra le misure attivabili con il supporto formazione e lavoro ci sono anche i tirocini. Ma quali forme di tirocinio possono essere svolte dai beneficiari? E come fare? Ecco le indicazioni che arrivano direttamente dal ministero del Lavoro.

I tirocini previsti da SFL

Partiamo dall’inizio, e cioè da chi può attivare il tirocinio previsto da Supporto formazione e lavoro. Qui possono intervenire sia i centri per l’impiego che le agenzie per il lavoro accreditate. Ovviamente sempre dopo che la domanda di accesso alla misura sia stata accettata dall’Inps sulla piattaforma SIISL. E che il percorso stesso del beneficiario preveda un momento di apprendimento direttamente in azienda.

Il servizio di attivazione tirocinio prevede:

Il servizio rilascia al termine del tirocinio, sulla base del Piano formativo individuale e del dossier individuale l’attestazione dell’attività svolta durante il periodo di tirocinio.

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Supporto formazione e lavoro: come attivare il tirocinio

La guida del ministero del Lavoro sulle misure attivabili con il supporto formazione e lavoro specifica anche gli step necessari per attivare i tirocini, e cioè:

Va da sè che questa misura, in particolare, prevede uno stretto dialogo tra tutti i soggetti coinvolti, e cioè: agenzia per il lavoro, beneficiario e aziende coinvolte e interessate ad accogliere tirocinanti.

Le regole del tirocinio

I soggetti coinvolti nel tirocinio extra-curriculare sono tre

Una figura importante del tirocinio è il tutor. Ne esistono di due tipi:

La durata del tirocinio varia in base alla normativa territoriale e alla tipologia dei soggetti coinvolti. Questa non può comunque essere inferiore ai 2 mesi, eccezion fatta per i tirocini stagionali che possono avere anche durata di un mese, né eccedere l’anno, eccezion fatta per talune ipotesi in cui si arriva fino a 24 mesi.

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