Politiche attive del lavoro: in arrivo nuovi fondi per le Regioni. A stabilirlo è il decreto del ministero del Lavoro che ha specificato che i fondi in questione sono:

  • residui individuati dalla programmazione dei fondi per gli ammortizzatori sociali
  • e, soprattutto, complementari a quelli previsti per l’attuazione del Programma GOL.

Il nuovo riparto di competenze tra stato e regioni in materia di politiche attive

Il decreto del ministero del Lavoro, poi, detta anche le regole a cui le Regioni devono sottostare per l’arrivo delle nuove risorse. Ogni Regione, in pratica, deve inviare all’Anpal un dettagliato progetto in cui si evidenzino quattro elementi:

  • i beneficiari
  • i percorsi da realizzare
  • le misure di politica attiva previste
  • l’importo per ciascuna linea di attività.

Gli obiettivi delle politiche attive del lavoro

Quali sono gli obiettivi delle politiche attive del lavoro? Le misure che rientrano in questa categoria servono, in pratica, ad aiutare l’ingresso nel mondo del lavoro dei lavoratori cosiddetti fragili, e che rientrano nelle seguenti categorie:

  • donne e giovani
  • disoccupati di lunga durata
  • lavoratori over 50
  • oppure lavoratori di aziende in crisi in cerca di ricollocazione

Verso il programma GOL

Il programma GOL, come detto, è una delle principali novità per quello che riguarda la categoria delle politiche attive del lavoro.

Gran parte delle Regioni d’Italia ha approvato i propri piani attuativi regionali in cui sono declinati:

  • il numero di destinatari della misura e relativa classificazione
  • le misure previste per i destinatari stessi
  • la dotazione finanziaria e gli obiettivi di ogni misura

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