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Transizione digitale delle aziende: 1,5 milioni di posti a rischio

transizione digitale delle aziende: 1,5 milioni di posti a rischio

Una cosa è ogni giorno più certa: la transizione digitale delle aziende è una delle leve principali per garantire la sopravvivenza, il futuro e i livelli occupazionali delle imprese italiane dopo la pandemia.

Si tratta di un passaggio obbligatorio per gli imprenditori, che devono affrontare due aspetti dalla questione:

I numeri della mancata transizione digitale delle aziende

Il passaggio, o meglio, la transizione digitale delle aziende è, come detto, un passaggio obbligato. Soprattutto se le aziende vogliono recuperare le quote di mercato perse per via della pandemia.

Il recupero, ovviamente, non può avvenire con i canali tradizionali di vendita e promozione, ma con quelli diventati “normali” da un anno a questa parte. Ossia quelli digitali.

Stando ai dati emersi dal XXV Rapporto sull’Economia Globale e l’Italia a cura del Centro Einaudi, i posti di lavoro a rischio, al momento sono 1,5 milioni. Perché? Perché si tratta di aziende che non hanno ancora avviato il proprio percorso di risposta alla rivoluzione digitale.

E che, quindi, se non lo faranno in tempo rischiano di non far fronte ai nuovi mercati e licenziare i propri dipendenti, nonostante la ripresa.

I settori che più hanno bisogno della transizione digitale

Quasi nessun settore è immune dagli effetti negativi della mancata transizione digitale delle aziende. Ma, ovviamente, ci sono comparti in cui la rivoluzione digitale è meno sentita oppure più complicata da portare avanti. Sono proprio questi settori quelli in cui, stando allo studio, c’è il maggior rischio di perdita di posti di lavoro.

Vediamo quali sono i primi 5 comparti:

Ogni settore può avviare il percorsi di digitalizzazione delle imprese. Occorre soltanto conoscere gli strumenti e la loro applicazione.

Come avviare la transizione digitale?

Sono due le leve su cui ogni imprenditore che vuole digitalizzarsi deve puntare:

In entrambi i casi, il paradigma di riferimento è il piano Transizione 4.0 del Ministero dello Sviluppo Economico. Una misura che è diventata praticamente strutturale, tanto che sono cambiate alcune caratteristiche, proprio per accompagnare la transizione digitale delle aziende:

La Formazione 4.0

È la base di ogni tipo di ragionamento in chiave “digitale” da parte delle aziende. Non può essere avviata alcuna transizione digitale delle aziende se mancano le figure competenti che sappiano guidare il processo e indirizzarlo verso il giusto percorso.

Come riuscirci? Attraverso la Formazione 4.0. Anche in questo caso, le modifiche del piano del Mise guardano ad una resa strutturale delle agevolazioni e, nello specifico, del credito d’imposta.

Queste le novità:

Per conoscere tutti i vantaggi della Formazione 4.0 e l’applicazione nella tua azienda, compila il form in pagina: i consulenti Time Vision sapranno indicarti i percorsi più vicini alle tue esigenze.

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