Arriva da uno degli emendamenti al decreto Sostegni bis la proposta di istituire un credito d’imposta “speciale” per le aziende che avviano percorsi di Formazione 4.0 di alto livello. Vediamo i dettagli della misura.
Credito d’imposta formazione 4.0? Sì, solo se di alto livello
È questo l’elemento che determina o meno, l’attribuzione del credito d’imposta per la Formazione 4.0. Il percorso avviato dalle aziende deve essere “di alto livello”, e cioè:
- corsi di specializzazione professionale per i dipendenti
- o percorsi di perfezionamento
Si tratta di potenziamento delle competenze dei lavoratori, oppure di creazione di nuove competenze, tutto in chiave 4.0 e cioè digitale.
I dettagli dei piani di formazione 4.0
Ci sono altri due elementi che devono caratterizzare il piano formativo che può essere coperto dallo speciale credito d’imposta. E cioè, nello specifico:
- i corsi di formazione, in chiave 4.0, per i lavoratori delle aziende non possono avere durata inferiore ai 6 mesi
- le attività di potenziamento e aggiornamento delle competenze possono essere svolte sia in Italia che all’estero
Formazione 4.0: a quanto ammonta lo speciale contributo?
Il credito d’imposta proposto dall’emendamento al decreto Sostegni bis prevede le seguenti misure:
- pari al 25%, per le spese effettuate dalle imprese per attività di formazione professionale di alto livello
- il beneficio scatta per spese fino a 30mila euro e per il periodo in cui il dipendente è occupato nelle attività formative
I percorsi di competenze della 4.0
Ma cosa significa avviare un percorso di formazione in chiave 4.0? Quali sono gli ambiti di attivazione dei corsi di specializzazione?
Le attività formative previste dal piano Transizione 4.0 del ministero dello Sviluppo Economico dovranno riguardare i seguenti comparti delle aziende, e cioè:
- vendite e marketing,
- informatica,
- tecniche e tecnologia di produzione
Oltre ai settori, il piano prevede, come detto, precisi argomenti, che sono i seguenti:
- big data e analisi dei dati;
- cloud e fog computing;
- cyber security;
- simulazione e sistemi cyber-fisici;
- prototipazione rapida;
- sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (rv) e realtà aumentata (ra);
- robotica avanzata e collaborativa;
- interfaccia uomo macchina;
- manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
- internet delle cose e delle macchine;
- integrazione digitale dei processi aziendali.
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