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Contratto di rioccupazione verso lo stop della sperimentazione

contratto di rioccupazione

Mancano pochi giorni alla fine della fase di sperimentazione del contratto di rioccupazione. Il nuovo strumento di politica attiva del lavoro è stato messo a punto dal ministero del Lavoro. L’obiettivo? Quello di contenere i possibili effetti della fine del blocco dei licenziamenti.

La scadenza della fase sperimentale

Proprio il ministero del Lavoro aveva sottolineato che il periodo iniziale di validità del contratto di rioccupazione sarebbe terminato il 31 ottobre. Tutti i contratti di rioccupazione attivati, quindi, dal primo luglio al 31 ottobre potevano, quindi, beneficiare dell’agevolazione prevista dalla misura:

Cosa è il contratto di rioccupazione

Quali sono le sue caratteristiche? Il contratto di rioccupazione:

ruolo della formazione nel contratto di rioccupazione è, praticamente, fondamentale. Il lavoratore deve, infatti, accettare un progetto individuale di inserimento, che, come si legge nel testo del decreto, è

finalizzato a garantire l’adeguamento delle competenze professionali del lavoratore stesso al nuovo contesto lavorativo. Il progetto individuale di inserimento ha una durata di sei mesi.

Ma cosa succede al termine dei sei mesi di formazione? Al termine del periodo di inserimento, le strade davanti ad azienda e lavoratore sono due:

Il futuro della misura

Occorrerà, ora, fare un bilancio effettivo sul numero di contratti di rioccupazione attivati in questi primi 4 mesi sperimentali.

L’ok di massima da parte dell”Europa, le linee operative dettate dall’Inps e la guida data alle aziende per chiedere gli incentivi previsti potrebbero far sperare che sia già in programma una proroga di questa nuova forma di contratto di lavoro.

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