L’Europa ha dato il via libera al contratto di rioccupazione. Ad annunciarlo, sul suo profilo Twitter, il ministro del Lavoro Andrea Orlando.

Cosa è il contratto di rioccupazione

Il contratto di rioccupazione rappresenta una nuova occasione, per le aziende, per assumere nuovo personale con dei vantaggi economici. All’appello mancano ancora le linee guida Inps, ma emergono nuovi dettagli sul nuovo incentivo. Vediamoli.

I vantaggi per le aziende che attivano i contratti di rioccupazione

Quali sono, dunque, i vantaggi per le aziende che useranno il contratto di rioccupazione? i vantaggi sono i seguenti:

  • l’esonero totale del versamento dei contributi previdenziali, esclusi i premi Inail per i mesi di assunzione
  • il limite massimo di 6.000 euro l’anno
  • e quindi per i sei mesi di contratto di rioccupazione, il beneficio per singolo contratto è di 3.000 euro.

I contratti di lavoro su cui può agire l’incentivo sono quelli attivati dal 26 maggio 2021 al 31 ottobre 2021. Ovviamente, poiché si è in attesa delle linee operative, i datori di lavoro al momento possono iniziare a controllare la presenza di tutti i requisiti necessari per avere le agevolazioni.

Una volta avute le linee guida e l’ok dell’Europa, si procederà, poi, ad un recupero degli sgravi per le aziende che rientravano a pieno titolo nella misura.

I tre elementi di base dei contratti di rioccupazione

Sono tre, infatti, gli elementi di base per accedere al contratto di rioccupazione, la misura introdotta con il decreto Sostegni bis.

  • Quali lavoratori “attivano” l’incentivo: non tutti i candidati ad un posto di lavoro attivano la misura. In questo caso, i contratti di rioccupazione sono rivolti ai lavoratori in stato di disoccupazione e che hanno dichiarato la loro disponibilità immediata ad una politica attiva
  • Il progetto di formazione da associare: è questo un elemento imprescindibile. Azienda e lavoratore devono sottoscrivere un patto personale di formazione che ha l’obiettivo di adeguare le competenze del candidato alle esigenze dell’azienda
  • I vincoli per l’azienda: neppure le aziende possono accedere alla misura senza condizioni. Ce n’è una fondamentale: per poter attivare i contratti di espansione, l’azienda ha il divieto di licenziamento. Non solo per quanto riguarda il lavoratore assunto con il contratto di rioccupazione: anche nei sei mesi precedenti l’attivazione del contratto vige lo stop ai licenziamenti.

Il peso della formazione del contratto di rioccupazione

Il ruolo della formazione nei contratti di rioccupazione è, praticamente, fondamentale. Il lavoratore deve, infatti, accettare un progetto individuale di inserimento, che, come si legge nel testo del decreto, è

finalizzato a garantire l’adeguamento delle competenze professionali del lavoratore stesso al nuovo contesto lavorativo. Il progetto individuale di inserimento ha una durata di sei mesi.

Ma cosa succede al termine dei sei mesi di formazione? Al termine del periodo di inserimento, le strade davanti ad azienda e lavoratore sono due:

  • il contratto viene confermato e, quindi, continua regolarmente il lavoro della persona assunta
  • oppure non arriva la conferma, e allora il contratto viene fermato

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