Contratto di rioccupazione: incentivo contro la disoccupazione

Il contratto di rioccupazione è sicuramente la principale novità annunciata dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando. La norma, assieme ad altre misure a tutela del lavoro, sarà inserita nel Decreto Sostegni bis della prossima settimana.

Obiettivo degli interventi annunciati è quello di frenare l’effetto domino che potrebbe arrivare sul mercato del lavoro dopo lo stop al blocco dei licenziamenti previsto il prossimo 1 luglio.

Cosa è il contratto di rioccupazione

Vediamo nel dettaglio cosa prevede la misura che sarà inserita nel decreto Sostegni bis.

Sono quattro le caratteristiche del contratto di rioccupazione:

• è rivolto ai neoassunti di ogni età
• è valido in qualsiasi settore produttivo
• si applica ai contratti a tempo indeterminato
• prevede la formazione

Gli sgravi per le aziende

Per le aziende che assumono in maniera stabile i lavoratori, lo sgravio previsto è del 100% dei contributi per i primi sei mesi di prova del neo assunto.

Questo particolare incentivo del contratto di rioccupazione è cumulabile con tutti gli altri incentivi presenti e funzionanti: da quello per le assunzioni di donne a quello per gli under 36, fino ad arrivare agli over 50 e ai Neet iscritti a Garanzia Giovani o alle misure agevolate per le assunzioni al sud.

Il contratto di rioccupazione e la formazione

C’è però un elemento importante nella definizione del contratto di rioccupazione: la formazione. Non è un caso che si parli dei primi sei mesi di prova. In questo periodo, infatti, il neo assunto vivrà una fase di formazione interna all’azienda, al termine del quale sarà proprio l’azienda a decidere se assumere o meno.

In caso positivo, allora sarà attivato lo sgravio dei contributi del 100%, perché l’incentivo si può usare sui contratti di lavoro a tempo indeterminato. Se l’azienda decide di non assumere, invece, gli sgravi accumulati nei mesi di prova dovranno essere restituiti.

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