Fondo Nuove Competenze: cos’è, a chi spetta, come funziona.
Sono queste le tre principali domande che le aziende rivolgono prima di avviare l’iter per accedere alla misura. 

Il Fondo Nuove Competenze, nato come strumento per arginare la crisi economica post Covid, è co-finanziato dallo Stato e dal Fondo Sociale Europeo.
Per il 2022-2023 il fondo è stato inizialmente potenziato con 1 miliardo di euro del programma ReAct-Eu.

Dopo la conversione in legge del Decreto Milleproroghe, che ha esteso l’operatività del Fondo Nuove Competenze per tutto il 2023, l’Anpal ha pubblicato un nuovo decreto in cui:

Cos’è e a chi spetta

Il Fondo nuove competenze consente alle imprese, di qualunque settore e dimensione, di formare e riqualificare i dipendenti, modificando temporaneamente l’orario di lavoro.

Non ci sono, dunque, distinzioni né di comparto produttivo né, tantomeno, di soglie occupazionali per le imprese che vogliono avviare percorsi di reskilling e upskilling dei lavoratori. Corsia privilegiata, per questo 2023, per le aziende che lavorano direttamente nei progetti previsti dal PNRR

Il recente decreto del Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, individua, infatti, due tematiche centrali per le skills da potenziare con il Fondo Nuove Competenze:

  • il digital
  • la transizione ecologica

FNC: Come funziona?

Ecco, in sintesi, come funziona operativamente il Fondo Nuove Competenze. L’azienda può ridurre l’orario lavorativo del dipendente coinvolto per destinare parte delle ore a corsi di formazione per il miglioramento delle sue competenze.

Il Fondo si fa carico del costo del lavoratore in formazione, senza diminuirne lo stipendio e, soprattutto, senza costi per l’azienda.

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Come funziona il Fondo nuove competenze

Il Fondo nuove competenze si inserisce nei provvedimenti legislativi ed economici presi a seguito dello scoppio della pandemia del Covid – 19.

In questo periodo di delicata fase di ripresa, assumono ancora più importanza tutte le strategie aziendali tese a favorire la produttività del lavoro e a garantire i livelli occupazionali, con investimenti in formazione e ri – professionalizzazione dei lavoratori.

Tanti professionisti ed esperti di economia e finanza concordano nell’affermare che la formazione può e deve essere il pilastro di questo periodo di ripresa.

In effetti il Fondo nuove competenze si basa proprio su questa convinzione, puntando alla riqualificazione delle risorse lavorative e, di conseguenza, all’aumento di produttività dei business.

Al Fondo nuove competenze possono accedere tutte le imprese, di qualunque settore e dimensione, che vogliono rimodulare, in modo temporaneo, l’orario di lavoro dei propri dipendenti e utilizzare una parte delle ore per attività formative.

Il Fondo nuove competenze, gestito dall’Anpal, è stato istituito mediante il decreto Rilancio e rafforzato con il decreto Agosto, che ha portato le risorse complessive per la misura a 730 milioni di euro fino al 31 dicembre 2021. A questi fondi, si è aggiunto il miliardo di euro di fondi Ue, e ora gli ulteriori 180 milioni. 

Il Fondo è istituito presso l’Anpal, ovvero l’Agenzia per le politiche attive del lavoro.

Sarà questo ente ad accogliere le domande e a svolgere a conclusione dell’intervento i controlli di corrispondenza tra il contributo erogato e la quantificazione effettiva del costo del personale in apprendimento.

Il Fondo Nuove Competenze è una delle misure introdotte dal Ministero del Lavoro e gestita da Anpal per garantire i livelli occupazionali e supportare le aziende attraverso la formazione del proprio personale.

Il funzionamento è il seguente: le aziende, a seguito di un accordo sindacale di rimodulazione dell’orario lavorativo, possono ridefinire l’orario lavorativo destinando le ore in eccesso alla formazione dei propri dipendenti al fine di migliorarne le competenze o favorire una riqualificazione professionale.

Il Fondo si fa carico del costo del lavoratore in formazione, senza diminuirne lo stipendio e senza costi per l’azienda.

Possono aderire al Fondo tutti i datori di lavoro del settore privato, gli unici limiti sono legati al monte ore complessivo di formazione per ciascun dipendente, pari a 200 ore, e ai tempi in cui tale formazione deve essere erogata, ossia 150 giorni dall’approvazione della domanda da parte di Anpal, comprensivi di rendicontazione.

Le aziende possono inoltrare l’istanza di contributo all’Anpal dopo aver stipulato l’accordo. La valutazione delle domande avverrà secondo il criterio cronologico di presentazione.

I soggetti erogatori possono essere tutti gli enti accreditati a livello nazionale e regionale, come Time Vision. 

Per comprendere meglio il nuovo strumento vi presentiamo un caso pratico.

L’azienda Y, operante nel settore ingegneristico, ci contatta per avviare un processo di riqualificazione e potenziamento delle skills dei suoi collaboratori.

Tra le varie opportunità individuate, scegliamo il Fondo Nuove competenze.

Nella prima fase abbiamo realizzato un’analisi del contesto aziendale e delle competenze possedute dal personale attraverso assestement individuali e di gruppo realizzati dai professionisti di Time Vision.

Nella seconda fase, dai dati ricavati, dopo un’analisi dei titoli di studio e delle competenze contenute nel repertorio regionale, si è proceduto alla progettazione del piano formativo per ciascuna mansione coinvolta.

Il personale coinvolto è stato suddiviso in 2 gruppi:

  • 4 ingegneri, per i quali è stato approntato un piano, di 100 ore,  incentrato sulle potenziamento delle competenze gestionali, informatiche e amministrative;
  • 14 operai, per i quali è stato approntato un piano, di 120 ore,  basato sull’acquisizione di competenze informatiche di base e gestione snella dell’attività produttiva.

Il costo orario del personale coinvolto (60% parte retributiva e 100% parte contributiva), al netto dei ratei tfr e tredicesima, era pari a:

  • Ingegneri: 17,25 euro l’ora
  • Operai: 14,80 euro l’ora.

Il contributo richiesto da parte dell’azienda è stato pari a  euro 31.764,00 con la quale coprirà la quota parte del costo del lavoro dei dipendenti per il periodo formativo.

Contestualmente, attraverso il nostro reparto dedicato, abbiamo attivato la ricerca di fondi per la copertura dell’investimento formativo che l’azienda stava approntando: tra le varie misure è stata individuata quella offerta dai fondi interprofessionali, il cui coinvolgimento si tradurrà in una corsia preferenziale.

Nella terza fase, abbiamo presentato all’azienda il piano formativo: sulla base del documento e delle competenze individuate, l’azienda, così supportata, ha poi stipulato l’accordo sindacale di rimodulazione dell’orario di lavoro.

I nostri professionisti hanno accompagnato l’azienda in tutte le fasi, assistendola anche nell’invio della domanda all’Anpal, ed ora sono pronti ad erogare la formazione programmata attraverso modalità flessibili FAD che consentano di garantire una formazione di qualità e certificata.

Come partecipare al
fondo nuove competenze?

Per ottenere i finanziamenti previsti dal fondo nuove competenze, è necessario specificare:

  • il numero dei partecipanti
  • il numero di ore di lavoro da destinare ai percorsi formativi (limite di 200 ore per ciascun lavoratore)

 Il progetto deve sottolineare:

  • le modalità tramite le quali saranno migliorate le abilità possedute dal lavoratore, anche mediante servizi di individuazione e valorizzazione delle competenze
  • la personalizzazione dei percorsi di apprendimento, in base alle valutazioni di ingresso, a partire dalla progettazione per competenze degli interventi coerente con gli standard di natura professionale e di qualificazione definiti dal repertorio nazionale
  • messa in trasparenza e attestazione delle competenze acquisite in esito ai percorsi.

Come aderire al Fondo Nuove Competenze

La domanda per aderire al Fondo Nuove Competenze può essere presentata dai datori di lavoro attraverso gli appositi allegati specificati nell’Avviso FNC e disponibili sul portale Anpal

L’istanza può essere per singola azienda o cumulativa. Infatti:

  • nel caso di gruppi societari, può essere presentata dalla capogruppo anche per conto delle società controllate;
  • nel caso le imprese accedano al Fondo Nuove Competenze tramite conto sistema di un fondo interprofessionale, o tramite il fondo per la formazione e il sostegno al reddito dei lavoratori, l’istanza può essere presentata dal fondo stesso in nome e per conto delle imprese aderenti.

In generale, oltre all’istanza, dovrà essere allegata la seguente documentazione.

  • Accordo collettivo conforme: deve individuare i fabbisogni dell’impresa, ma può prevedere anche lo sviluppo di competenze volte a incrementare l’occupabilità del lavoratore. Deve, inoltre, specificare l’ente erogatore della formazione.
  • Progetto formativo: deve prevedere determinati obiettivi di apprendimento, in termini di: competenze, soggetti destinatari, soggetto erogatore, oneri, modalità di svolgimento del percorso e relativa durata. Deve chiaramente valorizzare e aumentare le competenze del lavoratore, anche mediante percorsi di apprendimento personalizzati; infine, devono essere certificate le competenze acquisite. 
  • Elenco dei lavoratori coinvolti e relative specifiche: il limite massimo del contributo è di 250 ore per ogni dipendente.
  • Eventuale delega del rappresentante legale.

L’erogazione del contributo è eseguita dall’Inps, su richiesta di ANPAL, in due tranche: 

  • anticipazione del 40%, previa fideiussione bancaria e/o assicurativa 
  • saldo.

I destinatari del Fondo Nuove Competenze

I destinatari del contributo previsto dal Fondo Nuove Competenze sono tutti i datori di lavoro che hanno stipulato accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro:

  • per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa 
  • per favorire percorsi di ricollocazione dei lavoratori.

I fondi, dunque, interessano i lavoratori (sia dipendenti che in somministrazione) delle aziende ammesse al Fondo, ai quali è stato ridotto l’orario di lavoro a fronte della partecipazione a percorsi di aumento e sviluppo delle competenze. 

Ricordiamo che il Fondo Nuove Competenze rimborsa il costo delle ore in riduzione destinate alla frequenza di tali percorsi formativi, inclusi i contributi previdenziali e assistenziali.

Il datore di lavoro che richiede il contributo deve assicurarsi di non ricevere, per il costo del lavoro delle stesse ore, altri finanziamenti pubblici

FAQ: Fondo nuove competenze DOMANDE FREQUENTI

Si tratta di una misura istituita dal Governo, per consentire alle aziende di rimodulare l’orario lavorativo dei dipendenti e destinare una parte alla frequenza di corsi di formazione.

La nuova annualità del Fondo nuovo competenze resterà in vigore fino a fine 2023.

Le aziende potranno presentare domanda all’Anpal dopo aver sottoscritto l’accordo collettivo, con inclusi: progetti formativi, numero di lavoratori coinvolti e ore necessarie ai percorsi di riqualificazione.

Il fondo nuove competenze consente alle aziende di erogare percorsi formativi in modo gratuito e ai dipendenti di non subire tagli alla propria retribuzione, nonostante la diminuzione delle ore lavorative. Sarà lo Stato a coprire i costi delle ore, grazie ad un totale di fondi stanziati dall’Europa di 1 miliardo di euro, di recente potenziati con ulteriori 180 milioni.

Possono aderire al fondo nuove competenze tutti i datori di lavoro del settore privato che abbiano stipulato accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro, stabilendo che parte di questo tempo sia finalizzato alla realizzazione di percorsi formativi volti a sviluppare e aumentare le competenze dei dipendenti.

I fondi interprofessionali possono partecipare al Fondo nuove competenze mediante il finanziamento delle attività formative tramite il Conto formazione o il Conto sistema.

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