Cos'è l'apprendistato?
L’apprendistato è un contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e alla occupazione dei giovani, attraverso il quale, a fronte di agevolazioni contributive e retributive, il datore di lavoro è tenuto a formare il lavoratore trasferendogli le competenze necessarie al raggiungimento della qualifica per la quale è stato assunto. Questa tipologia contrattuale risulta una delle più agevolanti in termini economici e favorisce l’occupazione dei giovani fino ai 30 anni non compiuti.

Apprendistato di I livello (o apprendistato per la qualifica)
Questa tipologia di contratto è destinata a giovani di età compresa tra i 15 ed i 25 anni che seguono un percorso di istruzione e formazione per la qualifica e il diploma professionale, di diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore. È finalizzata al conseguimento di un titolo di studio ed alla contestuale formazione in azienda.
Quali vantaggi ha l’azienda che assume risorse con contratto di apprendistato di I livello?
Agevolazioni contributive:
- Strutturali: aliquota contributiva pari al 1,5% per il primo anno, al 3% per il secondo e al 5% per il terzo anno per le aziende fino a 9 dipendenti; aliquota pari al 5% per le aziende con più di 9 dipendenti;
- esenzione dal pagamento del contributo NASPI dell’1,31% e dal contributo formazione continua dello 0,30% (fondi interprofessionali);
- esenzione dal pagamento del ticket di licenziamento.
Sgravi fiscali:
- gli apprendisti sono esclusi dal computo della base imponibile IRAP.
Agevolazioni retributive:
- la retribuzione è calcolata in percentuale rispetto a quella prevista per i lavoratori qualificati a parità di livello d’inquadramento finale;
- retribuzione pari al 10% per le ore di formazione interna all’azienda;
- nessuna retribuzione per le ore di formazione esterna all’azienda.
Incentivi all’assunzione di giovani con apprendistato di I livello:
Per i datori di lavoro privati che assumono a tempo indeterminato, entro 6 mesi dall’acquisizione del titolo di studi, gli studenti che abbiano svolto, presso di loro, periodi di apprendistato di I livello e che non abbiano ancora compiuto i 30 anni, è previsto un esonero contributivo pieno (nel limite massimo di 3.000 euro su base annua) per 36 mesi.
Apprendistato di II livello (apprendistato professionalizzante)
L’apprendistato professionalizzante è la tipologia di contratto più diffusa per inquadrare giovani di età compresa tra i 18 ed i 29 anni (17 anni se l’apprendista è già in possesso di una qualifica professionale).
Il contratto, la cui durata non può essere inferiore a 6 mesi e superiore a 3 anni, o 5 per i profili professionali che rientrano nel settore dell’artigianato (durata che può variare in base a quanto disposto dalla contrattazione collettiva di riferimento), prevede che l’apprendista svolga, unitamente all’attività lavorativa, percorsi di formazione, sia teorica che on the job. Sono previste, infatti, un monte di ore di formazione variabili in base al c.c.n.l. recepito dall’azienda:
- Formazione di base e trasversale, il cui ammontare complessivo non può essere superiore a 120 ore nel triennio, da svolgersi presso centri di formazione accreditati anche beneficiando di risorse economiche erogate dai fondi interprofessionali o dalla Regione;
- Formazione professionalizzante, la cui durata e le modalità di erogazione sono dettate dal C.C.N.L. applicato in azienda.
Quali vantaggi ha l’azienda che assume risorse con contratto di apprendistato di II livello?
Agevolazioni contributive:
Aliquota contributiva pari al 1,5% per il primo anno, al 3% per il secondo e al 10% per il terzo anno per le aziende fino a 9 dipendenti (a cui va aggiunta aliquota dell’1,31% a finanziamento dell’indennità di disoccupazione NASPI e il contributo dello 0,30% per i fondi interprofessionali per la formazione continua); aliquota contributiva pari al 10% (+1.61%) per le aziende con un numero di dipendenti superiore a 9.
Sgravi fiscali:
- gli apprendisti sono esclusi dal computo della base imponibile IRAP.
Agevolazioni retributive:
Inquadramento fino a 2 livelli inferiori rispetto a quello di qualificazione o, se previsto dal C.C.N.L. retribuzione in percentuale e proporzionale all’anzianità di servizio.
Incentivi all’assunzione di giovani con apprendistato di II livello:
Oltre alle suddette agevolazioni contributive in caso di prosecuzione del contratto di apprendistato in rapporto a tempo indeterminato con giovani under 30:
- esonero contributivo nel limite massimo di € 3.000 annui, per un periodo massimo di 12 mesi.
Apprendistato di III livello (apprendistato per l'alta formazione)
L’Apprendistato di alta formazione e ricerca è finalizzato all’inserimento nel mondo del lavoro di giovani che stanno conseguendo o hanno conseguito un titolo di studio superiore quale:
- una laurea triennale o magistrale;
- un dottorato di ricerca;
- un master di I o II livello;
- un diploma di Istruzione Tecnica superiore (ITS);
- oppure che devono accedere alle professioni ordinistiche.
E’ rivolto ai giovani compresi nella fascia di età 18 – 29 anni ed ha una durata che va da un minimo di 6 mesi ad un massimo di:
- alta formazione è pari alla durata ordinamentale dei relativi percorsi;
- attività di ricerca, in base alla durata del progetto di ricerca e non può essere superiore a 3 anni;
- praticantato per l’accesso alle professioni ordinistiche è definito in rapporto al conseguimento dell’attestato di compiuta pratica per l’ammissione all’esame.
Quali vantaggi ha l’azienda che assume risorse con contratto di apprendistato di III livello?
Agevolazioni contributive:
- aliquota contributiva pari al 1,5% per il primo anno, al 3% per il secondo e al 10% per il terzo anno per le aziende fino a 9 dipendenti (a cui va aggiunta aliquota dell’1,31% a finanziamento dell’indennità di disoccupazione NASPI e il contributo dello 0,30% per i fondi interprofessionali per la formazione continua); aliquota contributiva pari al 10% (+1.61%) per le aziende con un numero di dipendenti superiore a 9.
Sgravi fiscali:
- gli apprendisti sono esclusi dal computo della base imponibile IRAP.
Agevolazioni retributive:
- la retribuzione è calcolata in percentuale rispetto a quella prevista per i lavoratori qualificati a parità di livello d’inquadramento finale;
- retribuzione pari al 10% per le ore di formazione interna all’azienda;
- nessuna retribuzione per le ore di formazione esterna all’azienda.
Incentivi all’assunzione di giovani con apprendistato di III livello:
- Esonero contributivo pieno (nel limite massimo di 3.000 euro su base annua) per 36 mesi e fermo restando il requisito anagrafico, per i datori di lavoro privati che assumono a tempo indeterminato, entro 6 mesi dall’acquisizione del titolo di studi, gli studenti che abbiano svolto, presso lo stesso datore di lavoro, periodi di apprendistato di III livello.
- Bonus occupazionale Garanzia Giovani fino a € 6.000 previa partecipazione a bando (Legge di Stabilità 2017);
- Voucher regionali per servizi formativi individuali fino a un importo massimo di € 2000,00 annui;
- Voucher regionali per l’iscrizione e frequenza del percorso formativo di gruppo per un importo massimo di 1000,00 annui.
Alle 3 tipologie di apprendistato sopra elencate si affiancano:
- Apprendistato in «disoccupazione»: si può assumere, in apprendistato professionalizzante, senza limiti di età, beneficiari di Naspi, Dis-coll, Disoccupazione edile e disoccupazione agricola.
- Apprendistato stagionale: prevede la possibilità di stipulare rapporti a tempo determinato ed aliquote ridotte (esclusivamente per i datori di lavoro che svolgono le proprie attività in cicli stagionali).
I vantaggi del contratto di apprendistato

Aliquote contributive ridotte
Per i primi 3 anni la riduzione del carico contributivo è pari al 10%

Retribuzione ridotta
Il livello di inquadramento contrattuale è inferiore fino a due livelli, rispetto a quello di un lavoratore che svolge la stessa mansione

Costi deducibili
I costi della formazione sono esclusi dalla base di computo dell’Irap

Formazione mirata
Formazione mirata per una risorsa che sarà parte integrante dell’azienda e che la supporterà nella crescita
Gli Obblighi del datore di lavoro
Il datore ha l’obbligo di formare l’apprendista, pena la decadenza dai benefici contributivi e fiscali.
Time Vision, in linea con quanto disciplinato dal D.Lgs 81/2015, dalla D.G.R. 148 del 14/03/2017 e dal Decreto Dirigenziale n. 83 del 14/10/2015 organizza a favore delle imprese e degli apprendisti, percorsi di formazione.
La durata del percorso formativo varia in base al titolo di studio posseduto e c.c.n.l. recepito ed applicato dall’azienda.
I percorsi formativi ideati ad hoc sono finalizzati alla trasmissione di competenze di base e trasversali e dal supporto per l’acquisizione delle competenze tecnico-pratiche di competenza aziendale. Il percorso formativo può essere erogato presso la nostra sede accreditata secondo la Delibera di Giunta Regionale n. 808/2004, oppure tramite la nostra piattaforma di formazione a distanza (FAD) compatibilmente con i limiti sanciti dai Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro.


Preoccupato? Facciamo tutto noi!
Affinché l’azienda abbia solo i BENEFICI legati a questo tipo di contratto, forniamo un servizio “APPRENDISTATO TUTTO INCLUSO” che comprende
- consulenza legislativa in materia di apprendistato;
- espletamento di tutte le pratiche amministrative connesse all’avvio della formazione degli apprendisti;
- formazione del tutor aziendale (FAD);
- formazione dell’apprendista sia in aula che in modalità sincrona attraverso la piattaforma e-learning www.corsinrete.com;
- certificazione dei percorsi formativi degli apprendisti;
- supporto e consulenza per la richiesta di incentivi all’assunzione;
- supporto e consulenza per la richiesta di finanziamenti per la formazione.
F.A.Q. Apprendistato
Il contratto di apprendistato è un contratto di lavoro che consente ai giovani di formarsi e lavorare contemporaneamente. Il contratto di apprendistato può servire ad ottenere una qualifica o un diploma professionale.
Esistono tre tipologie di contratti di apprendistato: l’apprendistato di primo livello (destinato a giovani di età compresa tra i 15 ed i 25 anni che seguono un percorso di istruzione e formazione per la qualifica e il diploma professionale), di secondo livello (o professionalizzante, per gli under 30 e prevede che l’apprendista svolga, unitamente all’attività lavorativa, percorsi di formazione, sia teorica che on the job) e di terzo livello (o apprendistato di alta formazione e ricerca, finalizzato all’inserimento nel mondo del lavoro di giovani che stanno conseguendo o hanno conseguito un titolo di studio superiore).
Sono quattro le tipologie di vantaggi che un’azienda può avere attivando qualsiasi forma di contratto di apprendistato: agevolazioni contributive con aliquote variabili a seconda del numero di anni di validità del contratto; sgravi fiscali; agevolazioni retributive e incentivi all’assunzione.
L’inquadramento del contratto di apprendistato arriva fino a 2 livelli inferiori rispetto a quello di qualificazione o, se previsto dal contratto nazionale di lavoro, con una retribuzione in percentuale e proporzionale all’anzianità di servizio. Per l’apprendistato di terzo livello la retribuzione è calcolata in percentuale rispetto alle posizioni di pari livello.
Il datore ha l’obbligo di formare l’apprendista, pena la decadenza dai benefici contributivi e fiscali.
Il contratto di apprendistato ha una durata variabile a seconda del livello. Il primo livello può arrivare fino a 4 anni. Il professionalizzante, ad esempio, va dai 6 mesi ai 3 anni (estendibili a 5 se nell’artigianato). E l’ultimo livello, quello di ricerca, arriva a 2 anni.
La durata del percorso formativo varia in base al titolo di studio posseduto e c.c.n.l. recepito ed applicato dall’azienda.
I percorsi formativi ideati ad hoc sono finalizzati alla trasmissione di competenze di base e trasversali e dal supporto per l’acquisizione delle competenze tecnico-pratiche di competenza aziendale.
Al termine del periodo di apprendistato l’unica trasformazione di contratto prevista è con un contratto di lavoro a tempo indeterminato, che l’azienda deve comunicare direttamente ai Centri per l’impiego.