La notizia del blocco del sussidio dell’oramai ex rdc ha smosso talmente le acque da portare ad un incontro straordinario tra il ministero del Lavoro, l’Anpal e le Regioni per capire come sbrogliare una matassa intricata. Fatta di proteste reclami da parte di tutte le famiglie di ex percettori del reddito di cittadinanza che hanno ricevuto comunicazione dello stop al sussidio.

Cosa cambierà da settembre

Sono al momento 159mila i nuclei familiari ex rdc che potranno accedere dal primo settembre al supporto formazione e lavoro, del valore di 350 euro al mese. Ma cosa vorrà dire? 

Che le persone occupabili di questi nuclei familiari:

  • saranno presi in carico dai centri per l’impiego territorialmente competenti
  • e dovranno essere assegnati a percorsi di formazione specifici per la riqualificazione professionale

Dal primo settembre, infatti, scatteranno le due principali novità, e cioè:

  • lo start al nuovo supporto economico
  • l’attivazione della piattaforma di formazione Siisl dove i beneficiari ex rdc dovranno iscriversi per seguire i corsi assegnati

Gli step della riforma ex rdc

Ma questo non è tutto: nel vertice ministeriale sono stati individuati precisi step per la riforma ex rdc. Che, molto probabilmente, riguarderà una platea molto più ampia di persone rispetto ai numeri attuali. Già ad agosto, infatti, si contano almeno altri 80mila nuclei familiari che saranno inseriti in questa manovra.

C’è, poi, anche un altro elemento da considerare: gli attuali percettori ex rdc coinvolti nei percorsi del Programma GOL potranno proseguire la loro formazione, percependo anche il supporto di formazione e lavoro.

Inoltre, per tutti gli ex percettori coinvolti in misure di politiche attive del lavoro che prevedono un sussidio, il supporto di formazione e lavoro scatterà lo stesso, con un massimo di cumulabilità di 3mila euro l’anno. 

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