Quali sono i codici delle domande da gestire per l’assegno di inclusione? A specificarlo è l’INPS in una nota ufficiale. Ecco i dettagli.

Gli stati delle domande di ADI

Sono quattro gli stati delle domande di assegno di inclusione che possono comparire sulla piattaforma SIISL:

  • accolte
  • respinte
  • in sospensione o in evidenza
  • sospese

Per le domande accolte, l’importo è accreditato sulla Carta di inclusione intestata al richiedente la prestazione o, nel caso in cui sia stata richiesta l’individualizzazione della carta, ai singoli componenti adulti del nucleo che hanno responsabilità genitoriale o che sono inseriti nella scala di equivalenza.

La Carta può essere ritirata presso gli Uffici Postali e viene consegnata anche nei casi in cui il soggetto titolare non abbia ricevuto il relativo sms.

Assegno di inclusione e le domande respinte

Le domande che a seguito dell’istruttoria risultano prive di alcuni requisiti previsti dalla norma sono respinte.  

Nella procedura ADI, accessibile dal portale istituzionale dell’INPS,  è consultabile lo stato della domanda e, nel caso di reiezione, la relativa causale. Dal prossimo 27 febbraio sarà disponibile anche il dettaglio delle singole causali di reiezione.

Nei casi di reiezione, il richiedente la misura può presentare motivata  istanza di riesame alla sede INPS, territorialmente competente, entro 30 giorni dalla data in cui ha ricevuto comunicazione dell’esito, o presentare ricorso giudiziario.

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Le motivazioni delle sospensioni

Quando le domande di assegno di inclusione hanno necessità di un supplemento istruttorio esse vengono poste nello stato di “evidenza” o di “sospensione”. In particolare, sono poste in stato “evidenza” e potranno essere gestite dalle Strutture territoriali, le domande la cui attestazione ISEE presenta omissioni e/o difformità, a seguito dei controlli automatizzati effettuati da Agenzia delle Entrate.

Per tutte le domande di Assegno di Inclusione (ADI) si tiene conto, in fase istruttoria, dell’esito delle verifiche effettuate confrontando il nucleo familiare auto dichiarato in DSU e quello risultante nelle banche dati dell’Anagrafe della Popolazione Residente (ANPR).

Pertanto, in caso di discordanza sulla composizione del nucleo, la domanda di ADI viene  posta automaticamente in “sospensione”. 

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