Il boom doveva esserci, e ci è stato. In pochissime ore, sono state oltre 40mila le domande di accesso “in prelazione” per l’assegno di inclusione. 

Assegno di inclusione: gli obiettivi

Ma quali sono gli obiettivi dell’assegno di inclusione? La misura è, innanzitutto, rivolta ai nuclei familiari caratterizzati dalla presenza di persone con disabilità, minori, over 60 o componenti in condizione di svantaggio, inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari.

Gli obiettivi sono:

  • contrasto alla povertà
  • fragilità
  • esclusione sociale delle fasce deboli di popolazione
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E gli strumenti per ottenerli

Oltre al sostegno finanziario vero e proprio, la misura prevede determinati strumenti per ottenere gli obiettivi, e cioè:

  • percorsi di inserimento sociale
  • formazione
  • lavoro e politiche attive del lavoro

L’Assegno di inclusione è riconosciuto ai nuclei familiari che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni:

  • con disabilità;
  • minorenne;
  • con almeno 60 anni di età;
  • in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione. 

Come richiedere l’assegno di inclusione

L’Adi  viene richiesto all’INPS con modalità telematiche attraverso il sito istituzionale ed il relativo percorso di attivazione viene avviato mediante l’iscrizione alla piattaforma di attivazione per l’inclusione sociale e lavorativa presente nel SIISL.

All’atto della domanda, l’interessato viene informato che, attraverso il SIISL, può accedere all’aggiornamento sullo stato di accettazione della sua richiesta.

Come per il supporto formazione lavoro, la domanda di accesso all’ADI può essere inoltrata:

  • in autonomia, direttamente sul sito INPS
  • presso i patronati
  • oppure presso i centri di assistenza fiscale dal 1° gennaio.

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