C’è la parola “attivazione” dietro lo sblocco del bonus mensile di 350 euro previsto da SFL. Per ottenere il beneficio economico, della durata massima di 12 mesi, le persone coinvolte dovranno necessariamente frequentare in modo certificato la misura loro assegnata. 

A specificarlo è il direttore generale vicario INPS,  Antonio Pone, intervenuto al 36° Forum Lavoro/Fiscale. 

“L’assegno di inclusione e il supporto per la formazione e il lavoro sono misure di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale che costituiscono l’evoluzione di quello che era il vecchio reddito di cittadinanza. La logica di queste misure è di richiedere una forma di attivazione, un contributo attivo anche da parte del percettore”.  

Antonio Pone

I dettagli della misura e dell’assegno di inclusione

Non solo SFL, ma anche l’assegno di inclusione, per Pone deve prevedere alcuni “obblighi” per i beneficiari. Queste le parole del direttore generale vicario dell’istituto.

“Queste misure – spiega – costituiscono una forma di sostegno qualificato, selettivo e finalizzato non a un semplice sostegno, ma a un ragionamento che porta la persona verso una possibile autonomia, in una logica incentivante. In questo senso, le misure fanno parte di un sistema che deve promuovere il reinserimento che avviene attraverso la ricollocazione al lavoro”. 

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Cosa fare per mantenere il bonus da 350 euro per SFL

Quando scattano i pagamenti per SFL? Con quale stato di approvazione della domanda nella piattaforma SIISL? Sono queste le domande a cui l’INPS ha risposto con una recente comunicazione. Ecco i dettagli. 

I casi in cui scatta il bonus previsto da SFL

L’indennità SFL potrà essere liquidata in presenza di una domanda con esito “Accolta salvo ulteriori controlli” ed in presenza di un Patto di servizio sottoscritto.

Inoltre, il diritto alla percezione dell’indennità scaturisce dall’effettiva  partecipazione alle seguenti attività, rilevate attraverso il SIISL:

  • progetti di  formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro comunque denominate tra cui anche i percorsi formativi previsti dal Programma nazionale per la Garanzia occupabilità dei lavoratori (GOL),
  • progetti utili alla collettività;
  •  servizio civile universale;
  • iscrizione a percorsi di istruzione degli adulti di primo livello o comunque funzionali all’adempimento dell’obbligo di istruzione

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