412mila posti di lavoro a tempo indeterminato nell’anno appena trascorso

Saldo positivo nell’anno appena passato per il lavoro a tempo indeterminato. Sono state 412 mila le assunzioni a tempo indeterminato nei vari settori. A fare da traino soprattutto il turismo e la manifattura. I dati trasmessi da Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dalla Banca d’Italia e da Anpal però dimostrano un calo di 190 mila unità circa rispetto al 2021.

Al Nord si è assunto più che al Sud

E’ ancora una volta il centro nord a registrare maggiori attivazioni a tempo indeterminato rispetto al sud.

Nella seconda parte del 2022 la creazione di posti di lavoro ha rallentato nel Centro Nord e si è fermata nel Mezzogiorno, dove il saldo è risultato negativo per circa 12.000 unità, al netto dei fattori stagionali.

Ancora una volta l’occupazione maschile è andata meglio di quella femminile. Nel 2022 infatti la crescita dell’occupazione femminile è stata inferiore a quella maschile: i saldi sono stati rispettivamente +152mila e +230mila unità.

La formazione e le competenze indispensabili per chi cerca lavoro

Crescono, cosi come confermato dai dati, le richieste di assunzioni da parte delle aziende ma servono lavoratori qualificati e formati. Il 2023 sarà un anno di svolta per le imprese che sapranno raccogliere la sfida dell’innovazione cogliendo le opportunità offerte dagli strumenti normativi e colmando il divario di genere che ancora rappresenta un neo per la crescita del mercato del lavoro.

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