È di poco inferiore ai 400 milioni di euro il piano di aiuti alle imprese che il ministero dello Sviluppo Economico ha inserito nel decreto Sostegni Ter. Il ministro Giorgetti, in una nota, ha spiegato le 3 misure previste per le aziende. Eccole nel dettaglio.

Quali sono gli aiuti alle imprese del decreto Sostegni Ter

In realtà, nel decreto Sostegni ter le strade per sostenere le aziende sono due. Da un lato ci sono tre interventi specifici per gli aiuti diretti alle imprese. Dall’altro lato, il ministero ha individuato anche alcune voci per ridurre il costo dell’energia.

Per quanto riguarda la prima voce, il decreto prevede:

  • 200 milioni di euro per il “Fondo per il rilancio delle attività economiche di commercio al dettaglio” 
  • altri 20 milioni di euro per la proroga del Fondo per il sostegno delle attività economiche particolarmente colpite dal Covid
  • e, infine, 100 milioni di euro a copertura del credito d’imposta del 30% sulle rimanenze di magazzino.

Aiuti alle imprese: focus sul commercio

Il primo punto, come detto, è il focus sui negozi e sulle attività commerciali. La dote finanziaria, come detto, è di 200 milioni di euro.

Per poter beneficiare dei contributi a fondo perduto le imprese devono presentare un ammontare di ricavi riferito al 2019 non superiore a 2 milioni e aver subito una riduzione del fatturato nel 2021 non inferiore al 30% rispetto al 2019.

I settori in difficoltà

Il secondo punto degli aiuti alle imprese del Ministero dello Sviluppo Economico riguarda i settori maggiormente colpite dalla pandemia sanitaria:

  • intrattenimenti,
  • discoteche,
  • gestione di piscine

Per il 2022, il decreto ha esteso gli aiuti anche a parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici, con un totale di 20 milioni di euro. Per i settori del wedding, intrattenimento e affini sono stanziati 40 milioni, mentre è stato aumentato di 30 milioni il fondo dedicato alle discoteche e sale da ballo.

Credito d’imposta per le rimanenze di magazzino

Non solo aziende manifatturiere e del commercio del settore tessile, della moda e degli accessori. Il credito d’imposta al 30% per le rimanenze finali di magazzino sarà esteso anche alle imprese che svolgono attività di commercio al dettaglio in esercizi specializzati di:

  • prodotti tessili
  • della moda
  • del calzaturiero
  • e della pelletteria

La dotazione prevista è di 100 milioni di euro.

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