Tirocini professionali: Nessuna discriminazione se la Formazione avviene all’estero

Nessuna discriminazione e riconoscimento a tutti gli effetti per i tirocini professionali avvenuti negli stati dell’Unione Europea. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge 23 dicembre 2021, n. 238, recante “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2019-2020” si sancisce , finalmente, il riconoscimento delle qualifiche per le attività specialistiche , la validita del periodo di praticantato svolto all’estero.

Tirocini professionali all’estero: ecco le novità introdotte dalla legge

Con la legge di recente approvazione si è aperta, finalmente, la strada, per tutti i cittadini degli Stati UE, al riconoscimento delle qualifiche professionali e al riconoscimento dei tirocini svolti nell’ambito dei paesi dell’Unione Europea.

Da ora quindi ci sarà:

  • il divieto di richiedere un anno di esercizio della professione nello Stato d’origine, nel caso in cui la professione sia regolamentata nello Stato membro;
  • il riconoscimento delle qualifiche professionali, con riferimento al settore sanitario;

Modifiche tanto attese dai lavoratori che in questi anni si sono trovati ad affrontare le difficoltà imposte dall’assenza di norme in materia.

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