Le aziende stanno optando per assunzioni con contratti a tempo indeterminato. È quanto emerge dalla nota trimestrale relativa al quarto trimestre 2023 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Crescita di assunzioni con contratti a tempo indeterminato
Crescono le assunzioni con contratti a tempo indeterminato. Lo rivela la nota trimestrale relativa al quarto trimestre 2023, elaborata sulla base delle rilevanze emerse dal sistema informativo statistico delle Comunicazioni obbligatorie del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il report pone anche l’accento sull’aumento del 3,3% di contratti rispetto al medesimo periodo del 2022. Dunque c’è una crescita di 96mila nuove assunzioni. Il dato registra un trend positivo del 3,5% anche ragionando su base annua.
Positivo il trend di crescita dei contratti a tempo indeterminato
Ma torniamo alle nuove assunzioni con contratti a tempo indeterminato. Il flusso trimestrale in entrata registra una crescita dell’1,2% (8mila unità). Questo dato riguarda anche le trasformazioni dal tempo determinato a indeterminato.
Uno dei principali benefici dell’incremento di contratti a tempo indeterminato è la stabilità che offre sia all’azienda che ai lavoratori. Gli incentivi alle assunzioni possono contribuire aiutare le imprese, offrendo agevolazioni fiscali o finanziarie per assumere in pianta stabile.
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Investire nei dipendenti a lungo termine attraverso contratti a tempo indeterminato può portare a un maggiore sviluppo del capitale umano all’interno dell’azienda. Gli incentivi finanziari o fiscali possono incentivare le imprese a investire in programmi di formazione per i loro dipendenti, contribuendo a migliorare le competenze e le capacità del personale.
L’offerta di contratti a tempo indeterminato può aiutare le aziende a attrarre e trattenere i migliori talenti sul mercato del lavoro anche grazie gli incentivi alle assunzioni.