In aumento le reti di impresa nel bilancio che fa riferimento al 2023. Lo comunica Confindustria analizzando il V Rapporto dell’Osservatorio Nazionale sulle Reti d’Impresa a cura di InfoCamere, Rete Impresa e Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia.

Confindustria: aumentano le nuove imprese

Boom di reti di impresa nel 2023. È ciò che emerge dal V Rapporto dell’Osservatorio Nazionale sulle Reti d’Impresa, a cura di InfoCamere, Rete Impresa e Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia. Confindustria ha analizzato questi dati soffermandosi sulle 47 mila imprese suddivise sul territorio nazionale con un incremento del 4,8% rispetto al 2022.

Sono, dunque, 9 mila i contratti di rete in molte filiere, con prevalenza nel settore agroalimentare, delle costruzioni e del commercio. In termini percentuali, si apprezza un +7,4% rispetto all’anno precedente. Il rapporto conferma come il contratto di rete sia uno strumento utile alle aziende di piccole dimensioni per incrementare il potere contrattuale, condividere spese per investimenti e partecipare ad appalti o bandi.

I vantaggi del contratto di rete

Le piccole e medie imprese traggono diversi vantaggi competitivi dal contratto di rete. Infatti, è come se potessero beneficiare dei vantaggi della grande impresa pur non perdendo i parametri e le caratteristiche di una PMI.

Nel 2023 si registra un potenziamento delle micro-reti composte da 3 imprese. I contratti di rete coinvolgono più aziende permettendo l’implementazione di nuove filiere strategiche. Il V Rapporto dell’Osservatorio Nazionale sulle Reti d’Impresa analizza anche la resilienza di queste reti di imprese misurandone la capacità di prevedere e gestire le crisi. Il dato conferma che la ripresa, dopo una crisi, avviene nel 66,1% dei casi entro un anno. Le reti d’impresa rappresentano un’opportunità importante per le PMI.

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