Il 30 dicembre 2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Milleproroghe che fa riferimento al 2024. Vediamo quali sono le novità e le conferme in materia di lavoro.

Milleproroghe, il benefit per i lavoratori

Tra le novità in materia di lavoro del Decreto Milleproroghe spicca un bonus maggiore nei benefit che può essere erogato ai lavoratori dipendenti. Il datore di lavoro, infatti, può erogare fino a 1000 euro a favore del dipendente senza figli e fino a 2000 euro per chi ha figli.

Il bonus è esente fiscalmente e si eroga a prescindere dai benefit ordinari come buoni benzina e buoni spesa. Nel 2024 il datore di lavoro potrà rimborsare anche le utenze domestiche e le spese per l’affitto della prima casa. In caso di erogazione superiore ai 1000 euro, i lavoratori con figli dovranno fornire un’autodichiarazione in cui attestano la presenza di figli a carico.

Il premio di risultato e l’esonero contributivo

Novità previste per quanto riguarda il premio di risultato che il datore di lavoro può erogare al lavoratore dipendente. In questo caso il Decreto va a prorogare la misura di tassazione agevolata prevista già nel 2023. Per il nuovo anno la tassazione dei premi di risultato, infatti, sarà del 5%. Il premio può essere erogato solo se previsto in un accordo aziendale o sottoscrizione con rappresentanze sindacali.

Un’altra proroga si sofferma sull’esonero contributivo per i lavoratori dipendenti. Misura confermata anche per il nuovo anno. L’esonero, infatti resta del 6% in caso di retribuzione mensile non superiore ai 2 mila euro. Esonero rivolto anche agli apprendisti, ma non ai lavoratori domestici.

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Le agevolazioni per i datori di lavoro

Tre le categorie in cui le aziende e i datori di lavoro avranno degli incentivi ci sono gli under 36 e le donne svantaggiate. La decontribuzione raggiungerà il 50% per donne svantaggiate e per assunzioni agevolate di under 36.

Sgravio che tornerà, dunque, al 50% e nel 2024 non ci sarà più la misura dell’incentivo giovani e quella inerente l’assunzione di percettori di reddito di cittadinanza prevista nei decreti Milleproroghe degli scorsi anni.

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