Uno snellimento della burocrazia per circa 45 attività artigiane. È quanto dispone il Decreto Ter Pnrr pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 2 marzo 2024.

Decreto Ter in materia Pnrr: snellimento burocrazia per diverse attività

Le attività artigiane spesso devono fare i conti con una serie di adempimenti burocratici che richiedono tempo, risorse e conoscenze specifiche. Il Decreto Ter in materia Pnrr pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 2 marzo si pone l’obiettivo di snellire o azzerare la burocrazia per 45 attività artigiane che comprendono 85 differenti Codici Ateco.

Tra questi professionisti rientrano i muratori, i falegnami, gli imbianchini. Ma anche i graphic designer o gli organizzatori di ricevimenti. Per 45 attività professionali, dunque, l’avvio di un’azienda diviene più libera da pesantezze burocratiche. 

In cosa consiste lo snellimento

Taglio degli adempimenti o forte snellimento. Queste le basi del Decreto Ter Pnrr. Lo stesso ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, chiarisce che la platea con i requisiti necessari per beneficiare del taglio della burocrazia è molto vasta. Per molte categorie professionali verrà eliminato qualunque adempimento. Per altre, come calzolai, fabbri, tornitori o gastronomi resteranno in vigore solo gli adempimenti ambientali, di salute e di sicurezza. Ossia resteranno in vigore quegli aspetti burocratici legati alle attrezzature professionali adoperate.

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Il taglio dell’onere aggiuntivo

Lo snellimento burocratico, previsto dal Decreto Ter Pnrr, si occuperà anche di tagliare l’onere aggiuntivo rispetto alle tasse che una azienda artigiana deve sostenere sotto forma di adempimento. Infatti, avviare o chiudere un’attività comportava una serie di scomodi adempimenti da rispettare. Adesso, il taglio degli oneri aggiuntivi porterà alle aziende un risparmio di oltre 2 mila euro.

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