È di 500mila euro il tesoretto messo a disposizione da Fondoprofessioni per l’avviso 6/23 destinato alla formazione individuale o per piccoli gruppi negli studi professionali iscritti al fondo. Una caratteristica importante dell’avviso Fondoprofessioni è la differenza tra lavoratori interessati da trattamento di integrazione salariale e non. L’avviso, infatti, prevede due linee di finanziamento e diverse modalità di gestione dei piani formativi. 

I dettagli dell’avviso 6/23 Fondoprofessioni

L’avviso 6/23 Fondoprofessioni  per la formazione individuale o di piccoli gruppi di dipendenti non ha delle aree tematiche di intervento, anzi. Esclude semplicemente le questioni relative alla sicurezza sul lavoro e alle norme antiriciclaggio. Di converso, prevede che i temi e i livelli di apprendimento siano progettati in base alle esigenze del singolo studio.

L’individuazione dei fabbisogni e degli obiettivi di apprendimento misurabili dovrà avvenire a partire
dall’analisi delle caratteristiche dello Studio/Azienda Proponente e dei destinatari. A tal proposito, sarà
necessario effettuare una mappatura delle mansioni e dei saperi/competenze posseduti dal singolo
destinatario, propedeutica all’individuazione dei fabbisogni e degli obiettivi di apprendimento, anche
attraverso strumenti quali interviste, questionari.

Gli obiettivi di apprendimento misurabili dovranno essere adeguatamente approfonditi e riportati
all’interno del formulario di presentazione del piano, declinandoli in funzione dei destinatari.

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Formazione individuale: le risorse

Come detto, Fondoprofessioni per l’avviso sulla formazione individuale ha stabilito due linee di finanziamento, a seconda che gli studi o le aziende coinvolte abbiano o meno lavoratori interessati da trattamento di integrazione salariale:

  • 350 mila euro vanno per i lavoratori non interessati da queste misure
  • 150mila euro per i lavoratori interessati

Ad ogni modo, ogni piano formativo potrà avere un finanziamento massimo di 4.000 euro. 

Sono cinque le “finestre” temporali utili agli studi e alle aziende interessate, l’ultima scade il prossimo 24 novembre. 

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