Lieve ripresa rispetto all’anno scorso

Più aperture e meno chiusure per le imprese italiane. Tra luglio e settembre il Registro delle imprese delle Camere di Commercio – sulla base di Movimprese, l’analisi trimestrale condotta da Unioncamere e InfoCamere – ha rilevato un saldo attivo di 15.407 attività economiche (+0,26% rispetto alla fine di giugno), come differenza tra 59.236 nuove iscrizioni e 43.8299 cessazioni di attività. Un’impresa su tre  nasce nella forma di società di capitale che è  la formula organizzativa più dinamica. 

Lazio: la regione che registra maggiori aperture di imprese

La regione Lazio  e in particolar modo la città di Roma e la sua provincia sono la fetta di territorio dove si è registrato un numero consistente di aperture di imprese. Il Lazio è anche la regione le cui imprese sono più colpite dai pirati informatici.  In termini assoluti, però, l’espansione maggiore della base imprenditoriale ha interessato la Lombardia con Milano che realizza una performance (+0,49%) in linea con quella della capitale del Paese.

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Le attività dove si è investito di più

Le attività professionali, scientifiche e tecniche +1,1% corrispondente a 2.597 attività in più nel trimestre hanno registrato delle buone performance così come  le attività di alloggio e ristorazione: +2.825 unità, corrispondenti a una crescita dello 0,62% rispetto alla fine di giugno. Fermo resta ancora il settore del commercio e delle attività manifatturiere, entrambi con un tasso di crescita inferiore allo 0,1% mentre (unico tra tutti i settori) finisce in campo negativo quello dell’agricoltura, silvicoltura e pesca (-0,1%).

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