Arriva direttamente dalla Commissione europea la possibilità di estendere fino al 30 giugno 2024 la Decontribuzione Sud. La Commissione Europea ha deciso di prorogare per ulteriori 6 mesi, fino al 30 giugno 2024, il Temporary Framework Ucraina.

A oggi la fruizione dell’agevolazione è stata autorizzata dalla Commissione europea fino al 31 dicembre 2023.

Decontribuzione Sud ha registrato nell’ultimo trimestre una crescita (+5%) confermandosi come l’agevolazione di maggior impatto per il numero di lavoratori coinvolti. Mentre il governo lavora a rendere strutturale la misura dai dati emerge che la misura nelle 8 regioni interessate sta dando i suoi frutti.  Sono le aziende con sede in Sicilia, Sardegna, Puglia, Calabria, Basilicata, Campania, Umbria, Abruzzo e Molise quelle interessate dall’agevolazione.

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Quali sono le tipologie contrattuali incentivate?

Ai datori di lavoro privati è riconosciuta un’agevolazione le cui percentuali variano a seconda delle annualità delle contribuzioni (sono esclusi dal calcolo della contribuzione i premi e contributi dovuti all’Inail):

  • sino al 31 dicembre 2025: esonero del 30% della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro;
  • per gli anni 2026 e 2027: esonero del 20% della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro;
  • per gli anni 2028 e 2029: esonero del 10% della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro.

Dove si può usare la misura?

Come detto dal nome, la Decontribuzione Sud non è una misura valida in tutta Italia. Soltanto le aziende con sede in: Sicilia, Sardegna, Puglia, Calabria, Basilicata, Campania, Umbria, Abruzzo e Molise possono, infatti, usufruire degli speciali sgravi previsti.

Gli sgravi sono utilizzabili su qualsiasi tipologia di contratto di lavoro, e sono cumulabili anche con altri incentivi all’occupazione.

Unica condizione? Che il totale degli sgravi deve rientrare nei limiti della contribuzione dovuta dal datore di lavoro.

La cumulabilità vale sia per le agevolazioni di tipo contributivo (come gli incentivi all’assunzione di over 50 o di disoccupati di lunga durata) che di tipo economico (assunzione disabili o percettori di NaSpi).

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