Tra le novità in materia di lavoro inserite nel Milleproroghe convertito in legge c’è anche il Fondo Nuovo Competenze, prorogato per tutto il 2023. L’annuncio c’era stato qualche giorno fa, quando lo specifico emendamento proposto in sede di commissione al Senato era passato assieme agli altri provvedimenti che, di fatto, estendono a tutto l’anno le misure di sostegno alle aziende che prevedono rimodulazioni dell’orario di lavoro. Fondo Nuove Competenze compreso.

Con la pubblicazione della conversione in legge del decreto, dunque, l’estensione dell’operatività della misura è stata definitivamente confermata.

Fondo Nuove Competenze per tutto il 2023

Cosa vuol dire, dunque, praticamente, che il Fondo Nuove Competenze è stato esteso a tutto il 2023? Nello specifico, ad essere estesa è l’operatività del fondo, nel senso che per tutto l’anno potranno essere aperte nuove finestre di accesso alla misura. A patto, però, che ovviamente ci sia la copertura finanziaria.

Già adesso, infatti, la prima tranche di un miliardo di euro di fondi europei è terminata, tanto da portare l’Anpal a intercettare ulteriori 180 milioni di euro che provengono da residui della precedente edizione del Fondo, dovuti a rinunce, minori rendicontazioni oppure da tagli in sede istruttoria.

Sta di fatto che, con questi ulteriori risorse, le aziende interessate ad accedere alla misura hanno tempo fino al 27 marzo per preparare la documentazione.

Le altre misure in tema di lavoro

Ma nella conversione in legge del Decreto Milleproroghe non c’è spazio solo per il Fondo Nuove Competenze. In tema di lavoro, infatti, sono tante le novità inserite:

  • prorogati a 24 mesi (in sostituzione dei dodici previsti originariamente dalla legge delega), i termini per l’attuazione delle Deleghe al Governo per il sostegno e la valorizzazione della famiglia;
  • prorogata al 30 giugno 2025 la possibilità che la durata complessiva del contratto di somministrazione con lo stesso lavoratore superi i ventiquattro mesi
  • prorogata al 30 giugno 2023 la possibilità per i c.d. lavoratori fragili di svolgere la prestazione in smart working
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