Ci sono l’Rdc e il Programma Gol al centro dell’audizione dell’Anpal al Senato sul Decreto Lavoro. Tanti i punti analizzati nella relazione del commissario straordinario Anpal, Raffaele Tangorra e che riguardano il reddito di cittadinanza e lo stato di attuazione del Programma Gol. I dettagli.

I punti salienti del report Anpal

Sono quattro gli aspetti principali analizzati dal report Anpal in audizione in Senato su rdc e Programma GOL:

  • i beneficiari Rdc indirizzati a centri per l’impiego
  • i profili di occupabilità in relazione alle nuove misure
  • i beneficiari Rdc e il Programma GOL
  • i tassi di occupazione a sei mesi dall’ingresso nel Programma

Vecchio Rdc e nuove misure

In vista della modifica della riforma dall’attuale reddito di cittadinanza all’assegno di inclusione e al supporto per la formazione e il lavoro, il report Anpal specifica alcune cose.

La distinzione tra beneficiari del nuovo Assegno di inclusione e del Supporto per la formazione e il lavoro avviene infatti sulla base delle caratteristiche del nucleo familiare:

  • al primo accedono i nuclei familiari al cui interno vi siano componenti minorenni, persone con disabilità e/o ultra 60enni,
  • al secondo – previa partecipazione a programmi formativi o a progetti utili alla collettività – coloro con caratteristiche economiche analoghe (anche se con ISEE sensibilmente più basso – 6.000 euro invece di 9.360) ma con caratteristiche familiari diverse da quelle sopra elencate.

Al 30 aprile 2023, i beneficiari del RdC indirizzati ai CpI sono pari a 777mila. Di questi, le persone che devono sottoscrivere il Patto per il lavoro sono circa 568mila. Per oltre tre quarti si tratta di persone senza esperienza lavorativa (perlomeno nel triennio), per poco più del 10% di disoccupati di lunga durata (con esperienza nel secondo o terzo anno precedente) e per altrettanti di disoccupati con lunghezza della disoccupazione inferiore all’anno.

Rdc e Programma GOL e i profili di occupabilità

Vi è un gruppo di beneficiari RdC che mantiene un attaccamento al mercato del lavoro (oltre agli occupati, circa 100 mila al 30 aprile). Coloro con esperienza lavorativa recente (entro l’anno precedente) presentano un profilo di occupabilità
simile – se non migliore – a quello del complesso della popolazione dei disoccupati: in totale, si tratta di circa 60 mila persone (anche se la stima è effettuata sugli effettivi presi in carico, 25 mila).

Un gruppo intermedio – coloro con occupazione negli ultimi tre anni, seppur non recente – presenta caratteristiche di lontananza dal mercato del lavoro, ma non estreme: quasi un lavoratore su 10 in questo gruppo ha chance occupazionali
nell’anno, mentre più di uno su tre ha un alto rischio di rimanere disoccupato in tale periodo (65 mila persone).

Ma il gruppo dominante è quello senza esperienza lavorativa negli ultimi tre anni (443 mila persone, come visto, quasi l’80% dei tenuti agli obblighi): la probabilità di trovare lavoro nell’anno è prossima allo 0, mentre quella di rimanere
disoccupati di lunga durata prossima all’80%.

I beneficiari di Rdc e del Programma GOL

I beneficiari RdC sono tra i target principali del Programma Gol, accanto ai beneficiari di ammortizzatori sociali (NASPI e DisColl), con una vocazione – secondo anche le richieste della Commissione europea – alle popolazioni più fragili e vulnerabili, anche se non soggette a condizionalità (su queste interverrà nello specifico il PN «Giovani, donne e lavoro»).

Il Programma è partito a giugno 2022 nelle prime regioni, alle quali hanno fatto seguito le altre nel corso dell’estate. La prima annualità si è concentrata sulle prese in carico, ponendosi un obiettivo molto più ambizioso di quello previsto nel PNRR (300 mila) e pari al doppio. Per la prima volta, la presa in carico di un beneficiario avviene in seguito ad una valutazione complessa del suo bisogno e lo si fa con la stessa metodologia in tutto il Paese.

L’obiettivo è stato centrato. Al 30 aprile, i beneficiari di GOL hanno superato il 1 milione e 133 mila unità. Di questi, i beneficiari RdC sono stati 263 mila, pari al 23% del totale.

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