Le Piccole e Medie Imprese mettono il turbo con l’ Hi-Tech

Hi- Tech è la parola magica che mette il turbo alle Piccole e Medie Imprese per la risalita post crisi pandemica. Non lascia spazio ad alcun dubbio il dato che emerge dalle stime diffuse dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.

Il dato globale e lo scenario italiano

Guardando le stime provvisorie diffuse dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico il Prodotto interno lordo dell’area Ocse resta ancora sotto i livelli pre-pandemia. Il Pil del secondo trimestre 2021 paragonato con il quarto trimestre 2019 è in calo di 0,7 punti percentuali. In questo quadro però non è cosi negativo lo scenario italiano che manda in archivio il secondo trimestre del 2021 con la seconda crescita più sostenuta dell’area Ocse dopo il Regno Unito. Un dato secondo gli esperti frutto dell’impronta che stanno dando innovazione e Hi-Tech.

PMI, Hi-Tech e ripresa

Ancora più netti per quanto riguarda la situazione italiana sono i dati forniti da Confindustria. Campagna vaccinale e allentamento delle restrizioni hanno contribuito nel ritorno di fiducia da parte di ampie fette di popolazione ma secondo gli esperti le speranze infuse nella rivoluzione digital per le Pmi hanno fatto il resto.

”L’elemento cardine che ha consentito alle imprese nostrane di reagire è la maggiore consapevolezza della portata strategica della digitalizzazione, tanto di breve quanto di lungo periodo”

Le aziende del futuro tra Hi- Tech e digitalizzazione

Resilenti così sono apparse agli analisti di Confindustria le PMI nostrane. Resilenza determinata da scelte che vanno nel solco della sostenibilità,della riduzione delle emissioni, dell’ Hi- Tech. Il 23% delle aziende italiane durante la pandemia ha aumentato gli investimenti digitali. Un dato destinato a crescere nei prossimi mesi anche tenendo conto delle 12 linee guida approvate, nel corso del G 20 di Trieste. Linee guida che vallo dalla promozione dell’intelligenza artificiale per sostenere le PMI alla crescita delle startup. Per non farsi trovare impreparate le aziende che ancora non l’hanno fatto devono investire in formazione e consulenze. E’ solo grazie all’innovazione che l’economia italiana si appresta a chiudere l’estate confermando uno scenario di crescita.

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