La riforma del Made in Italy è diventata legge. La notizia è arrivata oggi direttamente dal ministro del MIMIT, Adolfo Urso. Il Senato ha, infatti, dato il via libera definitivo al disegno di legge che come obiettivo quello della

  • valorizzazione
  • promozione
  • tutela

dell’intera industria del Made in Italy, a partire dalla formazione scolastica, fino ad arrivare alle attività produttive. Ecco i dettagli.

La riforma del Made in Italy in punti

La riforma passa per determinati punti, tra questi ci sono:

  • Istituzione della Giornata del Made in Italy
  • Istituzione del Fondo Sovrano
  • Imprenditoria femminile
  • Incentivazione della proprietà industriale
  • Promozione e sostegno degli investimenti nei settori legno-arredo
  • Istituzione del Liceo del Made in Italy
  • Fondazione «imprese e competenze»

Viene istituito un Fondo Nazionale partecipato dal MEF, aperto alla partecipazione di fondi di investimento e altri soggetti, con la mission di investire nelle filiere dei settori strategici, sin dalla fase dell’approvvigionamento delle materie prime. In altri termini, viene introdotto uno strumento d’azione efficace che sostiene in modo concreto il tessuto produttivo nazionale nei settori di maggiore eccellenza. Stanziamento previsto: 700 Milioni per il 2023 e 300 milioni per il 2024.

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Imprese rosa e nuove competenze

La norma persegue la finalità di potenziare il ricorso agli strumenti di incentivazione dell’autoimprenditorialità, riservando risorse finanziarie ai progetti di autoimprenditorialità o di sviluppo di imprese femminili in tutto il territorio nazionale, anche al fine di superare le difficoltà incontrate dalle neo-imprenditrici nell’accesso agli ordinari canali del credito, nell’attuale contesto economico e finanziario segnato anche da un consistente incremento dei tassi sui prestiti alle imprese.

Pertanto, è prevista, nell’ambito della misura conosciuta come «Nuove imprese a tasso zero» la costituzione di un’apposita riserva in favore delle imprese a prevalente partecipazione femminile, mediante rifinanziamento con un’apposita dotazione di 15 milioni di euro.

Fondazione «imprese e competenze per il made in Italy»

La citata fondazione ha il compito di promuovere il raccordo tra le imprese che rappresentano l’eccellenza del made in Italy e i licei relativi al fine di diffondere la cultura d’impresa tra gli studenti e favorire iniziative mirate ad un rapido inserimento degli stessi nel mondo del lavoro.

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