Lo scorso 29 dicembre il Consiglio dei Ministri, con apposito provvedimento, ha definito le linee guida del Decreto Flussi 2022, relativo all’ingresso in Italia dei lavoratori immigrati. Molte le novità previste per le aziende che cercano lavoratori, stagionali e non, provenienti da altri Paesi.

Le novità per i lavoratori immigrati

Il testo del Decreto Flussi 2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, prevede un potenziamento del numero di lavoratori, residenti in altri Paesi, che possono accedere alla nulla osta di trasferimento in Italia per motivi di lavoro.

Due le cifre stabilite dal decreto:

  • 82.705 unità, per lavoro stagionale e non stagionale, e lavoro autonomo
  • di questi, 38.705 sono esclusivamente per lavoro non stagionale e autonomo

I settori produttivi previsti per i lavoratori non stagionali

Il decreto, poi, stabilisce anche i settori produttivi in cui sono ammessi i lavoratori immigrati:

  • autotrasporto
  • edilizia
  • turistico-alberghiero
  • meccanica
  • telecomunicazioni
  • alimentare
  • cantieristica navale.

Decreto Flussi 2022: cosa devono fare le aziende

Chi intende assumere una persona non comunitaria residente all’estero deve compiere due passaggi:

  • presentare al centro per l’impiego competente una richiesta di personale per verificare la disponibilità di lavoratori con le caratteristiche richieste
  • richiedere il nulla osta al lavoro allo Sportello unico per l’immigrazione

Con una piccola aggiunta da fare, e cioè che il datore di lavoro prima dell’invio della richiesta di nulla osta al lavoro verifichi, presso il Centro per l’Impiego competente, che non vi siano altri lavoratori già presenti sul territorio nazionale disponibili a ricoprire il posto di lavoro per cui si ha intenzione di assumere il lavoratore che si trova all’estero. 

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