Arriva l’intesa tra il Governo e le Regioni per la riforma delle politiche attive del lavoro, e, nello specifico per la Garanzia di occupabilità dei lavoratori. Al centro dell’ok ci sono due modifiche: il minor peso del numero di beneficiari del reddito di cittadinanza nella distribuzione dei primi 880 milioni di euro.

La richiesta è arrivata dalle Regioni del nord. Vediamo gli elementi dell’intesa.

Le caratteristiche dell’intesa sulla riforma delle politiche attive del lavoro

Sono queste, dunque, le caratteristiche dell’intesa tra Governo e Regioni per la riforma delle politiche attive del lavoro e del programma GOL:

  • una incidenza più bassa del numero di percettori di reddito di cittadinanza per la distribuzione delle risorse
  • e una parallela incidenza maggiore del numero di disoccupati

Entro 60 giorni ciascuna regione dovrà adottare un piano regionale per l’attuazione del programma nazionale Gol, Garanzia di occupabilità dei lavoratori, che parte ufficialmente con una dote iniziale di 880 milioni

Il piano della Campania

Il piano della Regione Campania per Garanzia Occupabilità Lavoro (Gol) c’è ed è stato già inviato sia al ministero del Lavoro che all’Anpal.

La Campania è la Regione a cui è stata assegnata la fetta più consistente dei fondi: 124
milioni circa
, anche se il riparto sarà rivisto. Sui criteri di assegnazione hanno un peso
non secondario i numeri riguardanti:

  • i percettori di Reddito di Cittadinanza
  • e di Indennità Mensile di Disoccupazione, la cosiddetta Naspi.

I percorsi del programma GOL a sostegno del lavoro

Sono cinque i percorsi inseriti nel programma GOL a sostegno del lavoro:

  • reinserimento lavorativo per i disoccupati che hanno competenze aggiornate, tali da essere facilmente spendibili
  • aggiornamento, ossia l’upskilling delle competenze, con un periodo di formazione a breve termine
  • riqualificazione, e cioè il reskilling per i lavoratori che, invece, hanno necessità di un percorso più approfondito per potenziare le proprie competenze
  • lavoro ed inclusione: in questo percorso più complesso, ogni lavoratore preso in carico sarà accompagnato anche dalle rete territoriali dei servizi per il lavoro
  • ricollocazione collettiva: è, ovviamente, un percorso a parte, rivolto principalmente a gruppi di lavoratori ad esempio in aziende in crisi.

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