Formazione e politiche attive del lavoro al centro del workshop formativo “Consulente 4.0” organizzato da Time Vision assieme all’ANCL (Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro) con il patrocinio del Consiglio provinciale dei consulenti del lavoro di Avellino.

Il workshop, nella cornice del Viva! Hotel di Avellino, è stato il primo evento in presenza dopo il periodo pandemico sul territorio. Cento i professionisti che hanno partecipato alla giornata formativa, valevole 4 CFP.

Il consulente del futuro? Deve saper guidare il cambiamento

Questo il ruolo che, d’ora in avanti, deve avere il consulente del lavoro, soprattutto in una fase di passaggio al digitale.

Dopo i saluti introduttivi di Sabrina Primaverile, segretaria del CPO di Avellino, è intervenuto Domenico Landi, presidente ANCL UP Avellino. “Mai come adesso – ha detto il presidente ANCL UP Avellino – c’è bisogno di una tutela completa del ruolo del consulente del lavoro, chiamato ad una sfida che si vince soltanto se si è uniti e compatti”.

Stefania Damiani, presidente regionale ANCL ha parlato, invece, del delicato momento vissuto dai consulenti del lavoro, “che sono il vero traino e anello di congiunzione centrale tra il mondo del lavoro e quello delle aziende. La nostra categoria diventa, quindi, l’interlocutore principale nella gestione delle politiche del lavoro”.

I lavori del workshop Consulente 4.0

I lavori sono iniziati con l’intervento di  Edmondo Duraccio, coordinatore consulta presidenti CPO Campania.

“Il mondo del lavoro è in continuo cambiamento – ha detto Duraccio – e il consulente del lavoro deve saperlo guidare con intelligenza verso le nuove sfide del futuro. Occorre anche una maggiore sinergia tra il mondo politico e istituzionale e quello tecnico operativo, costituito dalle agenzie per il lavoro accreditate. Sono, infatti, elemento imprenscindibile per la realizzazione di tutti gli interventi in programma.

Degli strumenti a disposizione delle aziende ha parlato, invece, Andrea Ricciardiello, direttore di Time Vision.

“In questa fase – ha sottolineato Ricciardiello – le aziende hanno a disposizione sia le risorse che gli strumenti operativi per formazione e politiche attive. Occorre solo costruire una rete sinergica di informazione, affinché non si corra il rischio di perdere occasioni irripetibili, dettate dalla fase pandemica”.

Formazione e politiche attive: le relazioni

Due gli interventi formativi che hanno caratterizzato l’evento per i consulenti del lavoro. Delle politiche attive inserite nel PNRR, e, nello specifico, del programma GOL, ha parlato Maurizio Buonocore, Consulente del Lavoro, esperto in contrattazione collettiva.

“Senza interventi mirati e specifici – ha puntualizzato Buonocore – tutte le indicazioni inserite nel PNRR e nel programma GOL rischiano di diventare solo una cornice vuota. Ed è un rischio che il nostro sistema economico non può correre”.

Mentre della formazione 4.0 e della centralità della digitalizzazione “guidata” ha parlato il professor Sergio Barile, Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese Facoltà di Economia all’Università di Roma “La Sapienza”.

“Solo attraverso un processo continuo di formazione – ha spiegato il docente – il sistema economico nazionale riuscirà a vincere la sfida della transizione digitale e a diventare competitivo e innovativo”.

Le conclusioni tecniche sono state affidate a Marika De Rosa, senior management account Time Vision, e Pietro Amato Sales Manager Time Vision.

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