È una Garanzia Giovani rinforzata quella inserita nel piano Neet Working del ministero per le Politiche Giovanili guidato dal ministro Dadone. Il piano prevede, infatti, alcune modifiche strutturali rispetto alla misura fino ad ora usata per contrastare la disoccupazione giovanile. In che modo? Attraverso un potenziamento:

  • del ruolo dei centri per l’impiego
  • e maggiori risorse per i programmi di formazione, profilazione e accompagnamento al lavoro dei Neet

Gli obiettivi del piano Neet Working

L’obiettivo del Piano è quello di ridurre l’inattività dei “Neet” tramite degli interventi suddivisi in tre macro fasi:

  • emersione,
  • ingaggio
  • e attivazione

Come è possibile, quindi, coinvolgere i Neet individuati e contattati? Utilizzando un approccio metodologico definito a livello centrale dal Dipartimento per le politiche giovanili e attuato attraverso una collaborazione con gli attori presenti sul territorio.

Le fasi della Garanzia Giovani rinforzata

Una volta individuati i Neet, il nuovo piano prevede tre momenti operativi che consentano, poi, di associare i giusti percorsi di formazione o inserimento lavorativo.

I momenti operativi sono i seguenti:

  • MAPPATURA, per favorire l’emersione delle iniziative più interessanti nate a livello locale, che hanno avuto capacità di rilevare dati e informazioni sulle condizioni dei NEET
  • PROFILAZIONE, con l’obiettivo di creare gruppi rappresentativi delle diverse niziative mappate
  • SUPPORTO, per avviare percorsi in linea con gli obiettivi

La fase di supporto, che è l’ultima prima dell’immissione effettiva nel mondo del lavoro dei giovani Neet è un mix di elementi e fattori, come ad esempio risorse finanziarie, informative, di formazione, di tutoraggio e/o istruzione).

Garanzia Giovani rinforzata: cosa è?

Il “rinforzo” associato al programma di Garanzia Giovani riguarda, principalmente, la qualità dell’offerta rivolta ai giovani. Questo vuol dire che non si punterà solo a coinvolgere un numero maggiore di persone, ma di pensare azioni potenziate. Quali?

Un progetto di questo tipo richiede una sinergia tra ANPAL, Ministero del lavoro, regioni e province autonome per investire maggiormente sugli strumenti di attivazione più stabili e con esiti occupazionali migliori, come formazione in apprendistato o percorsi di orientamento e formazione all’autoimprenditorialità, garantendo opportunità di accrescimento delle competenze e delle qualifiche del giovane e di inserimento in percorsi professionali più stabili e duraturi

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