Giovani e lavoro: cosa si aspettano i ragazzi della Lombardia dal loro futuro professionale? È questo il filo conduttore dell’indagine condotta da Assolombarda su un campione di 1.000 ragazzi tra i 18 e i 26 anni, residenti in alcune province del territorio.
Voglia di diventare imprenditori, importanza della flessibilità e del giusto equilibrio tra vita lavorativa e vita privata gli elementi centrali dell’indagine.
I risultati dell’indagine su giovani e lavoro
Partiamo da un presupposto importante: le aspirazioni dei giovani lombardi sono orientate più verso la libera professione, rispetto ad un lavoro “d’ufficio” o all’interno di un’azienda.
Il 57% degli intervistati nell’indagine Assolombarda ha, infatti, scelto questa come la carriera del futuro. Con una seconda analisi anche sui settori produttivi preferiti:
- la consulenza è scelta dal 17% del campione
- ambito sanitario/assistenziale (12%)
- settore finanziario e assicurativo (12%)
- commercio (12%)
- mentre il manifatturiero è indicato soltanto dal 5% dei giovani.
E il loro lavoro ideale
Non solo tipologia di professione. Per i giovani intervistati dal report Assolombarda sono importanti anche altre condizioni di lavoro, che definiscono poi il contesto ideale per una futura occupazione e, perché no, carriera.
E cioè:
- flessibilità oraria (55% degli intervistati),
- avere tempo libero per attività extra (49%)
- fare smart working (35%).
- svolgere mansioni poco faticose e/o poco stressanti (16%)
Nel report giovani e lavoro, la flessibilità sul luogo di lavoro non si riduce allo smart working in quanto tale ma si riferisce a un approccio di più ampio respiro che permette, da una parte, di instaurare nuove relazioni dal vivo, e dall’altra, di avere tempo libero per coltivare le proprie passioni e gli affetti esterni.
Giovani e lavoro: differenza tra diplomati e laureati
Ma l’indagine giovani e lavoro di Assolombarda fa emergere anche un altro dato importante: i diplomati e i laureati hanno sogni diversi. Cosa vuol dire?
I diplomati cercano lavori da dipendente in piccole imprese, possibilmente vicino alla zona in cui abitano, e cercano un’occupazione che offra stabilità e possibilità di formazione continua.
Tra i laureati, invece, l’aspirazione a diventare imprenditore o ad avviare una carriera in consulenza è superiore alla media.
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