Uno dei principali ostacoli che, ognuno di noi, incontra sul proprio cammino lavorativo è la richiesta di aumenti di stipendio. Quanti tentativi davanti allo specchio, quante motivazioni valide annotate su un blocchetto. Ma poi, arrivati davanti al proprio datore di lavoro, manca il coraggio di chiedere.

Primo passo: meritare gli aumenti di stipendio

Partiamo proprio dalla base: prima di chiedere aumenti di stipendio occorre pensare se effettivamente li meritiamo. L’autovalutazione è, infatti, uno strumento molto utile che serve anche a misurare in maniera quasi scientifica l’impegno e la dedizione sul posto di lavoro.

Attraverso l’autovalutazione, infatti, ciascun lavoratore:

  • analizza i propri flussi di lavoro, e i tempi di risposta alle richieste,
  • comprende gli step necessari per la crescita delle proprie competenze, oltre che delle proprie responsabilità

Analizzando, quindi, queste due voci, sia in termini di punti di forza che di debolezza, ogni lavoratore comprende il livello esatto di preparazione raggiunta. E quindi se ci sono i presupposti per chiedere gli aumenti di stipendio.

Non basarti mai su fattori esterni al tuo impegno, come ad esempio:

  • gli orari di lavoro
  • la distanza tra casa e lavoro
  • il tuo grado di istruzione e di competenze

Non esistono, infatti, parametri esclusivamente oggettivi su cui basare la contrattazione. C’è sempre un elemento di base da considerare, che è l’impegno e il valore aggiunto che tu puoi apportare anche con il tuo modo di approcciare al lavoro.

Come chiedere gli aumenti

Una volta stabilito il punto di partenza, ossia la certezza di “meritare” aumenti di stipendio, bisogna capire come chiederli. O meglio, cosa chiedere e cosa non chiedere.

Non chiedere, ad esempio, subito un corrispettivo preciso a cui tendere, né un orizzonte temporale finito entro cui averlo.

Piuttosto, dimostra una certa flessibilità nei tempi e nei modi di adeguamento dello stipendio.

Ricorda un elemento importante: migliorare la propria posizione in azienda non vuol dire solo aumenti di stipendio. La carriera è fatta anche di welfare aggiuntivo, di serenità lavorativa, di obiettivi raggiunti e sfide da affrontare.

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