Mancanza delle giuste competenze: è questo uno degli elementi che ha pesato molto sulle assunzioni 2021. O meglio, sulla difficoltà per le aziende di trovare i profili giusti per le competenze richieste. Il cosiddetto mismatch tra domanda e offerta di lavoro sta ancora caratterizzando il mercato del lavoro. Ma quanto pesa sulle casse dello Stato?

Il peso economico del mismatch nelle assunzioni 2021

Il peso economico del mismatch tra domanda e offerta di lavoro è di 21 miliardi di euro di mancati contratti e, quindi, sviluppi delle aziende. Lo dimostra il report Censis – Confcooperative che ha analizzato due fattori:

  • il numero di assunzioni non realizzate nel 2021 per mancanza di competenze nei singoli settori produttivi
  • e l’impatto di queste mancate assunzioni sul prodotto interno lordo del Paese

Se le imprese fossero riuscite ad assumere tutto il personale di cui hanno bisogno, la crescita del Pil nel 2021 sarebbe salita dal 5,9% al 7,1%

Le mancate assunzioni

L’indagine Censis- Confcooperative dimostra anche un altro dato: non solo quanto potenziale economico si è perso per via delle mancate assunzioni, ma anche quanto si è effettivamente perso in termini economici.

La mancanza di oltre 233mila lavoratori pesa sul PIL per l’1,2%. Nel secondo trimestre 2021 nell’Industria e nei Servizi, il numero dei posti vacanti supera la soglia di 233.500 persone. 

Il potenziale valore economico annuale di questo aggregato – misurato attraverso il prodotto interno lordo per occupato dipendente – si aggira intorno ai 21 miliardi di euro. Si tratta in sostanza di un “patrimonio” che a causa delle frizioni e dei disallineamenti fra domanda e offerta resta inerte, senza essere immesso nel circuito economico.

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