Il ruolo delle madri lavoratrici all’interno della società è di fondamentale importanza, poiché non è mai facile conciliare responsabilità familiari e professionali in un equilibrio spesso complesso. Riconoscere e sostenere questo impegno è cruciale per promuovere la parità di genere e garantire un ambiente di lavoro equo e inclusivo. La nuova Legge di Bilancio ha introdotto il Bonus Mamme, ossia un importante esonero contributivo per madri lavoratrici.

L’esonero contributivo per madri lavoratrici

Importante novità introdotta nella Legge di Bilancio per il 2024. Previsto, infatti, un esonero contributivo per madri lavoratrici con tre o più figli dipendenti a tempo indeterminato. La misura (dai 3 figli in su) è valida dal 2024. Ma l’esonero, solo per il 2024, è valido anche per le madri che hanno due figli.

La circolare Inps del 31 gennaio 2024 n. 27 fornisce le istruzioni operative per l’applicazione dell’agevolazione contributiva. La misura si riassume in una riduzione dei contributi IVS (invalidità vecchiaia e supersititi) a carico della lavoratrice dipendente con contratto a tempo indeterminato.

Esonero a vantaggio di madri e benefici per aziende

Esonero contributivo nel triennio 2024-2026 per lavoratrici con almeno 3 figli. Mentre, solo per il 2024, si applica alle donne che hanno due figli, fino a quando il figlio minore non compia 10 anni. 

Possono beneficiare della manovra tutte le lavoratrici assunte a tempo indeterminato sia full, sia part-time, ma ad esclusione del settore domestico. La misura si attua anche in seguito a trasformazione di contratti da tempo determinato a indeterminato.

L’esonero si cumula ad altri incentivi già previsti in Legge di Bilancio e va a creare anche dei benefici alle aziende in termini di nuove assunzioni.

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