Non più febbraio, ma fine marzo. Questa la nuova data di scadenza per l’invio delle richieste di lavoratori non comunitari previste dal Decreto Flussi 2024. I dettagli in una nota ufficiale Anpal Servizi. 

Le novità sul Decreto Flussi 2024

Il Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno, per mezzo di una Circolare, ha rinviato di un mese la domanda di ingresso e assunzione di 151 mila lavoratori stranieri in Italia. Si tratta delle quote stabilite e autorizzate con il Decreto Flussi dal governo per il 2024.

 cittadini stranieri ammessi in Italia saranno al massimo 452 mila per motivi di lavoro subordinato stagionale e non stagionale e di lavoro autonomo:

  • 136.000 cittadini stranieri per l’anno 2023;
  • 151.000 cittadini stranieri per l’anno 2024;
  • 165.000 cittadini stranieri per l’anno 2025.

Decreto Flussi: cosa devono fare le aziende

Chi intende assumere una persona non comunitaria residente all’estero deve compiere due passaggi:

  • presentare al centro per l’impiego competente una richiesta di personale per verificare la disponibilità di lavoratori con le caratteristiche richieste
  • richiedere il nulla osta al lavoro allo Sportello unico per l’immigrazione
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Le nuove scadenze

Come detto, quindi, tutte le aziende interessate ad accedere ai canali di ingresso previsti dal Decreto Flussi 2024 hanno tempo fino a fine marzo. Nello specifico, le nuove date sono le seguenti:

  • il 18 marzo dalle ore 9 potranno essere inviate le domande per i lavoratori subordinati non stagionali cittadini di Paesi che hanno accordi di cooperazione con l’Italia;
  • il 21 marzo dalle ore 9 potranno essere inviate le domande per gli altri lavoratori subordinati non stagionali (anche del settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria);
  • il 25 marzo dalle ore 9 potranno essere inviate le domande per i lavoratori stagionali.

I settori attualmente interessati

I settori produttivi dove si sono concentrate le maggiori richieste sono:

  • autotrasporto
  • edilizia
  • meccanica
  • telecomunicazioni
  • turistico-alberghiero
  • cantieristica navale

Per l’agricoltura, però, le disposizioni del Decreto Flussi prevedono una strada preferenziale. O meglio, una semplificazione dell’iter.

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