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Aumentano le assunzioni dei baby boomers nelle aziende italiane. A rilevarlo è l’ultimo monitoraggio Istat sullo stato occupazionale del paese. Sul totale di oltre 460mila assunti tra dicembre 2022 e dicembre 2023, infatti, gli over 50 inseriti nelle aziende erano oltre 350mila. E cioè il 3.3% in più rispetto all’anno precedente. I dettagli e i motivi di questo trend.
Perché sono scattate le assunzioni over 50
Sono due i motivi principali che, secondo il report Istat, hanno portato alla vera e propria esplosione delle assunzioni dei baby boomers. Il primo, di natura prettamente demografica, riguarda la progressiva anzianità della popolazione italiana, che, in larga parte, è composta proprio dalle persone di età compresa tra i 50 e i 64 anni.
Ma questo fattore, ovviamente, non coincide in pieno con il boom delle assunzioni. A trainare l’effetto occupazione sono stati fattori tecnici e strutturali, ossia:
- il programma GOL, che si rivolge anche a questo targer d’età, offrendo percorsi di reinserimento lavorativo dopo un periodo di upskilling professionale
- gli incentivi, oramai strutturali, alle assunzioni degli over 50.
Il programma GOL: le misure per i baby boomers
Sono tanti gli strumenti rivolti ai baby boomers inseriti nel programma GOL. Questo target di persone è uno dei “core” dell’intero programma, soprattutto se si tratta di over 50 che sono usciti momentaneamente dal mondo del lavoro o se sono inseriti in percorsi di integrazione salariale.
Per questa categoria di lavoratori, il Programma Gol prevede percorsi di upskilling e reskilling di media durata, che consentono loro di avere l’aggiornamento professionale necessario a trovare un nuovo posto di lavoro.
MAGGIORI INFO? CLICCA QUI!Incentivi all’assunzione over 50: anche nel 2024
Secondo elemento, come detto, la conferma oramai strutturale degli incentivi all’assunzione over 50, confermati anche per il 2024.
L’incentivo rivolto alle aziende che assumono baby boomers è una riduzione dei contributi pari al 50%.
L’agevolazione è concessa per un massimo di 12 mesi in caso di assunzione a tempo determinato, elevati a 18 in caso di trasformazione del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato o nel caso di assunzione ab origine a tempo indeterminato.