A cavallo tra la fine e inizio anno si stilano report e previsioni per monitorare l’andamento dell’economia e del mercato del lavoro. Pubblicata l’indagine annuale con previsione per il 2024 del centro studi Srm in collaborazione con Confindustria in cui si anticipa una crescita importante del Pil per le regioni del Sud.

La crescita del Pil nelle regioni del Sud

La previsione annuale di Confindustria e Srm attesta una crescita per il 2024 del +0,6% per quanto concerne le regioni del meridione. La ragione di tale incremento può anche essere associata alla “liquidità” in arrivo dall’ultima trance del Pnrr con risorse pronte per essere investite dalle regioni del Sud Italia.

Già nell’anno che si è concluso, le imprese meridionali hanno registrato dati di crescita positivi e generalmente i segnali sono stati di ripresa. L’economia meridionale, nel 2023, è salita di quasi 9 punti e gli investimenti al Sud hanno registrato un incremento del +4% rispetto al 2022 e +17% in confronto al 2019. Ottimo il contributo dell’export che prende atto di un boom di 40 punti rispetto al 2019.

I settori trainanti

Il Pil cresce e registrerà segnali positivi anche nel 2024. Ma il report stilato da Confindustria e Srm analizza i settori in cui il Sud deve ancora rafforzarsi in termini di investimenti e potenziamento di risorse. L’attenzione dell’indagine pone l’accento sulle “3C”, ossia tre ambiti da valorizzare per le regioni del Mezzogiorno.

Questi settori sono quello delle competenze, ossia formazione e innovazione; connettività, che si traduce con infrastrutture stradali, ferroviarie, portuali e aeree; competitività delle imprese, ovvero densità imprenditoriale.

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Imprese, come verranno divise le risorse del Pnrr

Le risorse del Pnrr diventano indubbiamente cruciali per la crescita del Pil nel meridione e anche per favorire gli investimenti delle aziende.

Dei 14 miliardi di nuove risorse, 12 spettano alle imprese. 6,3 sono destinati per la Transizione 5.0; 2,5 miliardi per la filiera green; 2 miliardi per la filiera agroalimentare e risorse anche per i parchi agrisolari, investimenti green e materie prime.

 

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