Le politiche attive del lavoro non dovranno più essere tradotte con “contributi a pioggia”, ma con progetti che abbiamo la formazione al centro. È il ministro del Lavoro, Marina Calderone, a dettare le linee guida del 2024 su tutte le misure previste per il lavoro in un’intervista a Il Sole 24 Ore.

Molti gli argomenti di cui ha parlato il ministro, tra cui il programma di Garanzia Occupabilità Lavoratori e la sostituzione del reddito di cittadinanza con il Supporto formazione lavoro e l’assegno di inclusione.

Politiche attive del lavoro: cosa cambia nel 2024

Il primo punto all’ordine del giorno del ministero del Lavoro è il programma GOL, che, nelle intenzioni del Governo, sarà rifinanziato con 1 miliardo di euro con una forte politica di “semplificazione per aziende e lavoratori”. 

Come saranno utilizzate le risorse? Stando alle idee del ministro, i fondi saranno impegnati:

  • interventi di accompagnamento al lavoro
  • percorsi di formazione di concerto con il target individuato per il supporto formazione lavoro
  • ricollocazione delle persone interessate da trattamenti di cassa integrazione salariale
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Assegno di inclusione, la nuova politica attiva

Nell’intervista, il ministro affronta anche l’argomento dell’assegno di inclusione, che rientra tra le politiche attive del lavoro introdotte da pochissimo tempo e in via di definizione. 

La misura è attiva dallo scorso 18 dicembre. Inizialmente, in base alla normativa, i possibili beneficiari erano 120mila. Ma, con le modifiche apportate dalla conversione in legge del DL 48/23, ora i beneficiari sono saliti a oltre 400mila

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