La mancanza di sicurezza penalizza le donne

Anche in tema di sicurezza sul lavoro le donne restano le più penalizzate a darne conferma sono i dati dell’Inail. Nel dossier si evince che sono aumentate del 25,7% le denunce di infortunio rilevato tra gennaio e dicembre 2022, legate soprattutto alle lavoratrici, che registrano un +42,9%, da 200.557 a 286.522 casi. La maggior parte degli infortuni sul lavoro sono stati legati al virus nel settore della sanità e dell’assistenza sociale, della grande distribuzione, delle pulizie. I casi mortali denunciati nel 2021 sono stati complessivamente 1.400, 219 in più rispetto al 2017. Le lavoratrici hanno registrato 34 casi in più, da 114 a 148, pari a un incremento percentuale del 29,8%, quasi il doppio.

Parità di genere e sicurezza sul lavoro

Parità di genere e sicurezza sul lavoro diventano due priorità nell’ambito del lavoro femminile. Nel nostro paese esistono diversi incentivi e misure agevolate per favorire l’occupazione femminile così come per le aziende che certificano la parità di genere vi sono tutta una serie di sgravi fiscali e agevolazioni. Priorità è anche però avere luoghi di lavoro sicuri e questo riguarda sia i lavoratori che le lavoratrici. La sicurezza nei luoghi di lavoro, non è solo un obbligo di legge. In tal senso in ogni azienda, è previsto infatti l’obbligo di valutazione dei rischi, oltre che la nomina e la formazione di figure che devono occuparsi degli adempimenti previsti in merito dalla legge.

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