Il credito d’imposta per la Formazione 4.0 è stata una delle agevolazioni maggiormente richieste dalle aziende nel biennio 2020-2021. A dirlo, il monitoraggio condotto dal Ministero dello Sviluppo Economico su dati del Ministero delle Finanze. Ecco i dettagli del monitoraggio.

La Formazione 4.0? Sì, ma dopo gli investimenti strumentali

È senza dubbio il “blocco” degli investimenti in beni strumentali ad aver riscosso il maggiore successo in termini di misura e relativa agevolazione. Il report del ministero conferma che 23.828 aziende di tutta la penisola hanno fatto richiesta delle agevolazioni previste dal piano Industria 4.0 proprio per l’acquisto di beni strumentali.

Il totale di crediti maturati? Poco meno di 1 miliardo di euro, con un importo medio di credito d’imposta – per ogni azienda – di circa 40mila euro.

La seconda voce del piano Industria 4.0 è, appunto, la Formazione 4.0. Sono tre i fattori analizzati dal ministero per valutare l’incidenza della misura:

  • il credito complessivo maturato
  • il numero di richieste
  • e il valore singolo dei crediti per ogni richiesta

L’analisi della misura

Per quanto riguarda, nello specifico, la Formazione 4.0, i risultati sono i seguenti:

  • 430.346.100 milioni di euro di crediti complessivi maturati nel biennio da parte di tutte le aziende che hanno avviato percorsi di formazione
  • 40mila euro circa è l’ammontare dei crediti singoli delle aziende
  • 10.664 le aziende che hanno avuto accesso alla misura

Le novità della Formazione 4.0 nel 2022

I dati del report del ministero dello Sviluppo Economico, come detto, riguardano il biennio 2020-2021, quando erano ancora in vigore i “vecchi” crediti d’imposta.

Con il 2022, infatti, il valore del recupero dei costi da parte delle aziende è stato potenziato, fino ad arrivare al:

  • 70% per le piccole imprese
  • 50% per le medie imprese
  • 30% per le grandi imprese
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