Politiche attive del lavoro e processi di potenziamento delle competenze: sono questi i temi di formazione e lavoro al centro del G7 focus labour presieduto dall’Italia. 

Sul fronte Lavoro, tra le priorità tematiche della presidenza italiana vi sono le politiche per le competenze e la formazione, strettamente correlate al tema della digitalizzazione. Competenze e formazione sono alla base di un mercato del lavoro più inclusivo e in linea con le skill richieste nel futuro prossimo.

Formazione e lavoro: il punto in Italia

Sul tavolo della discussione del G7 c’è anche il punto della situazione in Italia sull’attuazione delle misure previste per formazione e lavoro. Nello specifico, l’introduzione delle due nuove misure che sostituiscono il reddito di cittadinanza: assegno di inclusione e supporto formazione lavoro. Oltre al Programma Gol che oramai si è sviluppato in tutte le sue declinazioni:

  • formazione per upskilling e reskilling
  • orientamento e accompagnamento al lavoro
  • tirocini di inserimento

Il Supporto per la formazione e il lavoro, istituito, dal primo settembre 2023, quale misura di attivazione al lavoro, mediante la partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro. 

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Programma GOL e le politiche di formazione e lavoro

Anche il Programma GOL è una riforma prevista dal PNRR (Missione 5, Componente 1) per migliorare i servizi di politica attiva del lavoro e la loro attuazione si collega al Piano di rafforzamento dei centri per l’impiego a livello nazionale attraverso l’aggiunta di nuove risorse. Infrastrutture sociali, famiglia, comunità e terzo settore sono invece le misure chiave previste dalla componente 2 della Missione 5 del PNRR.

Formazione aziendale: verso l’edizione 2024 del Fondo Nuove Competenze

C’è anche il capitolo formazione aziendale nel faldone degli argomenti del G7 presieduto dall’Italia. Da questo punto di vista, l’attesa è per l’imminente edizione del Fondo Nuove Competenze destinato alle aziende del territorio nazionale. 

Per le aziende è previsto, infatti, un incremento del Fondo nuovo competenze grazie a fondi nazionali (Programma nazionale giovani, donne e lavoro) e comunitari (FSE+ e POC SPAO), per finanziare accordi sindacali sottoscritti a decorrere dal 2023 e favorire l’aggiornamento della professionalità dei lavoratori in relazione alla transizione digitale ed ecologica.

Un’altra misura che il decreto lavoro ha confermato, come sostegno alle aziende, è la proroga al 2024 dei contratti di espansione sottoscritti da aziende e i gruppi con più di 1.000 lavoratori, laddove gli esodi non siano esauriti, potranno essere perfezionati entro 12 mesi dal termine originario dell’accordo, in sede ministeriale, al fine di incentivare la staffetta generazionale

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