Garanzia Giovani da però ottimi risultati di ingresso nel mondo del lavoro

Sono sempre meno i giovani occupati a metterlo nero su bianco è il rapporto Censis-Eudaimon. Nel decennio 2012-2022 gli occupati 15-34enni sono diminuiti del 7,6% e quelli con 35-49 anni del 14,8%, mentre i 50-64enni sono aumentati del 40,8% e quelli con 65 anni e oltre del 68,9%. I lavoratori invecchiano e in futuro ce ne saranno sempre meno: si stima che nel 2040 le forze di lavoro nel complesso saranno diminuite dell’1,6%, come esito della radicale transizione demografica che il Paese sta vivendo.

Il digitale è la leva per aziende e giovani

Le competenze digitali rappresentano sempre di più insieme alla formazione elementi cardine per chi è alla ricerca di occupazione. Spesso, i dati Anpal lo dimostrano, senza formazione e senza competenze diventa complicato anche cercare un’occupazione stabile e duratura. Senza dimenticare che lo scorso novembre all’Italia sono stati dati 1,5 miliardi di Risorse Ue dall’Unione europea nell’ambito del programma REACT-EU per sostenere l’occupazione di giovani e di donne, migliorare le competenze dei lavoratori e delle persone in cerca di lavoro. E allora grazie ai programmi di finanziamento in atto a partire da Garanzia Giovani le aziende , anche quelle che i giovani trovano più affini al loro modo di essere, possono davvero fare molto per garantire nuova occupazione.

Il buon risultato di Garanzia Giovani

Garanzia Giovani da però i suoi risultati. Sette giovani su dieci, infatti, che hanno partecipato ad una delle misure previste dal programma Garanzia Giovani risultano occupati. Nella maggioranza dei casi si tratta di un lavoro dipendente, con caratteristiche di stabilità dal punto di vista contrattuale ma con differenze di genere che penalizzano maggiormente le ragazze.

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