Il legame tra il Fondo Nuove Competenze 2023 e la sostenibilità è davvero molto stretto. Non solo perché la transizione ecologica è uno dei pilastri del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma anche perché senza una politica green interna, nessuna azienda riesce ad essere presente nella competizione internazionale.

La formazione che serve alle aziende

È questo il motivo per cui è importante, per ogni azienda, avviare o potenziare dei percorsi di formazione interna del proprio personale sugli aspetti legati alla sostenibilità. E l’ampliamento dei percorsi previsto dal Fondo Nuove Competenze 2023 consente alle aziende anche di “risparmiare” sul costo della formazione stessa.

La prima buona notizia per le imprese che vogliono investire nella sostenibilità è l’attuale proroga alla partecipazione alla misura, prevista per il prossimo 27 marzo. La seconda è che, con la conversione in legge del decreto Milleproroghe, l’operatività del Fondo Nuove Competenze 2023 è estesa per l’intero anno.

Il tempo, quindi, non manca. Così come non mancano le occasioni di avviare progetti interni di potenziamento o ingresso di determinate skills aziendali su tutta una serie di aspetti che si sintetizzano nel concetto di sostenibilità.

Un’impresa è, infatti, sostenibile se:

  • ha una politica energetica efficiente
  • riduce gli scarti e gli sprechi, sia energetici che di produzione e di rifiuti
  • ha un’organizzazione e una procedura snella

I corsi green del Fondo Nuove Competenze

Per raggiungere i tre punti dell’elenco del precedente paragrafo, occorre un percorso di formazione mirato ad ottenere tutti gli obiettivi. Non è un caso se Time Vision ha progettato, per il Fondo Nuove Competenze 2023, un’ampia offerta formativa sui temi della sostenibilità, che hanno proprio l’obiettivo di introdurre procedure aziendali snelle e sostenibili.

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